Un attacco multiplo sferrato da un commando terroristico in una Vienna ancora affollata di persone perché alla vigilia del lockdown. È questo l’incubo vissuto dalla capitale austriaca nella serata di lunedì, che somiglia tanto alla notte del Bataclan di Parigi, il 13 novembre di 5 anni fa. Il bilancio ufficiale degli attentati è di quattro morti, tra cui due uomini e due donne, più un terrorista, oltre a 15 feriti di cui alcuni in gravi condizioni. Il terrorista ucciso, come riferito dal ministro dell’Interno austriaco Karl Nehammer, era un simpatizzante dell’Isis.

IL PROFILO DELL’ATTENTATORE – Secondo la Bild, il più noto tabloid tedesco, l’attentatore avrebbe annunciato su Instagram il suo gesto, postando alcune foto lunedì. L’agenzia di stampa Reuters scrive che l’attentatore si chiamerebbe Fejzulai Kujtim, 20enne di origini albanesi ma nato e cresciuto a Vienna. Il giovane era stato condannato a 22 mesi di carcere nel 2019 per aver tentato di unirsi all’Isis in Siria, venendo poi rilasciato in anticipo a dicembre perché rientrava sotto il regime della tutela dei minori.

Sempre Reuters scrive che i genitori del 20enne non avevano mai mostrato segnali di avvicinamento all’Islam radicale.

LA RICOSTRUZIONE – Il caos è iniziato verso le 20 di ieri nei pressi della sinagoga della Seitenstettengasse, nel centro della capitale austriaca: lì c’erano numerose persone che si godevano l’ultima sera di libertà prima della ‘serrata’ prevista per le misure restrittive anti-Covid. È in quella zona che sono avvenute le prime esplosioni.

La prima di tante: secondo la polizia, non è confermato che l’obiettivo primario dell’attacco fosse proprio il luogo di culto ebraico, il commando ha sparato in sei luoghi diversi della città. Per gli inquirenti austriaci, scrive l’APA (agenzia austriaca) sarebbero almeno quattro gli attentatori che hanno partecipato agli attacchi nella capitale.

In una conferenza stampa il ministro austriaco Nehammer ha riferito che il terrorista ucciso dalle forze dell’ordine, di cui non ha rivelato l’identità, indossava una cintura esplosiva, che successivamente alla sua uccisione si è rivelata finta. Il ministro dell’Interno ha anche aggiunto che potrebbero esserci stati più aggressori nella notte di paura, ma che le autorità al momento non hanno maggiori notizie. Nehammer ha comunque invitato i cittadini di Vienna a restare a casa il più possibile anche durante la giornata di oggi.

Parlando alla Nazione e con alcuni post su Twitter, il Cancelliere federale dell’Austria Sebastian Kurz ha spiegato che la “polizia intraprenderà un’azione decisiva contro gli autori di questo orribile attacco terroristico” e che l’Austria “non si lascerà intimidire dal terrorismo”.

TERRORISMO – L’Europa è ripiombata nella paura del terrorismo di stampo jihadista. La Francia soprattutto: la settimana scorsa tre persone sono state uccise nella cattedrale di Nizza da un attentatore. Nella periferia a Nord di Parigi un insegnante, Samuel Paty, è stato decapitato da un 18enne di origini cecene per aver mostrato delle vignette raffiguranti il profeta dell’Islam Maometto durante una lezione sulla libertà di espressione.

Pesa sulla situazione l’alta tensione nelle relazioni tese tra Francia e Turchia. In diversi Paesi musulmani migliaia di musulmani hanno manifestato contro la stretta del presidente francese Emmanuel Macron al cosiddetto “islam separatista”. Al Qaeda del Maghreb si è spinto fino alle minacce: “Uccidere chiunque insulti il profeta è diritto di ogni musulmano – ha detto in un comunicato l’organizzazione terroristica – Il boicottaggio è un dovere ma non è sufficiente” e ha definito Macron “giovane e inesperto, con poco cervello”.

Redazione

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