Un’autocertificazione di famiglia per poter mangiare insieme, e vicini, al ristorante. È una delle misure su cui lavora il Viminale per la riapertura dei ristoranti. Il documento, come riportato da Il Corriere della Sera servirebbe ad attestare la parentela tra i clienti ovviando alle misure di distanziamento messe a punto dai tecnici dell’Inail e dell’Iss: una famiglia, in pratica, potrà presentare al ristoratore il documento in modo da poter occupare tavoli più piccoli rispetto a quelli previsti.

Le linee guida per la riapertura dei locali, attese già dal 18 maggio, prevedono che per ciascun cliente si assicuri uno spazio di almeno 4 metri quadrati e non meno di 2 metri tra un tavolo e l’altro. I gestori, quindi, dovranno rimodulare lo spazio all’interno dei propri locali ponendo, ad esempio, i commensali ad una distanza tale da impedire la trasmissione delle goccioline di saliva.

Più in generale, si chiederà di privilegiare lo spazio all’esterno, di eliminare tutti quegli oggetti riutilizzabili, dal menù alle brocche, passando per le saliere, e sarà vietato allestire buffet.

I clienti, poi, dovranno indossare le mascherine ogni qualvolta si allontaneranno dal tavolo: in coda, per andare al bagno o alla cassa.