Il costo della benzina continua ad aumentare e a raggiungere prezzi record tanto da richiedere l’intervento delle fiamme gialle per accertamenti su presunte speculazioni. L’ultimo triste primato è stato segnalato in un’area di servizio sull’autostrada A8 Varese-Milano: qui la benzina tocca quota 2,722 euro. Una cifra pazzesca che ha spinto l’Assoutenti a presentare una segnalazione alla Guardia di Finanza per fare delle verifiche sul prezzo spropositato indicato al distributore.

“Vogliamo capire come sia possibile vendere un litro di Benzina in modalità self a 2,722 euro al litro e quali siano le motivazioni di un prezzo così astronomico. – spiega il presidente Furio Truzzi – Per un pieno ad un’auto media, vuol dire spendere ben 136,1 euro, un salasso. Il distributore in questione applica prezzi più alti del 35% rispetto alla media autostradale” considerato che “il prezzo medio della benzina in modalità self venduta in autostrada si attesta a 2,017 euro al litro”.

Tristi record a parte, continua a crescere, seppur lievemente, il prezzo della Benzina in autostrada. Strado ai dati forniti da Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), risulta per il self in autostrada un prezzo medio di 2,015 euro al litro. Non un gran aumento rispetto ai 2,014 di venerdì scorso ma la tendenza è sempre al rialzo. Il gasolio self, sempre in autostrada è a 1,921 (1,917 venerdì), il Gpl servito è a 0,842 euro (0,841 euro venerdì), il metano è stabile a 1,528 euro. Il prezzo cresce anche tra le Regioni. Il più elevato per la verde al self si trova in Puglia (1,969) e stesso prezzo è in provincia di Bolzano. Segue la Calabria (1,967), Liguria (1,964), Basilicata (1,963), Sardegna (1,959), Valle d’Aosta (1,957), Molise (1,950), provincia di Trento (1,946), Sicilia (1,943), Friuli Venezia Giulia (1,942), Piemonte (1,941), Toscana, Campania e Abruzzo (1,940), Lombardia (1,939), Umbria (1,938), Lazio (1,936), Emilia Romagna (1,934). La Benzina meno cara infine è in Veneto: 1,921 euro al litro.

Un aumento che potrebbe continuare anche a settembre. Se finora a salire è stata soprattutto la verde, in futuro non è escluso che potrebbe essere il diesel a costare di più. “Gli investitori – scrive nella sua newsletter John Kemp, l’esperto di energia di Reuters – stanno diventando molto rialzisti sul prezzo del gasolio e di altri distillati medi, incoraggiati dalle basse scorte e dalle crescenti aspettative di un atterraggio morbido dell’economia Usa. Gli hedge fund e altri money manager hanno acquistato l’equivalente di 10 milioni di barili di future e opzioni sul gasolio statunitense e sul gasolio europeo nei sette giorni terminati l’8 agosto”, riporta il quotidiano Il Corriere della Sera.

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