Come evitare la prossima pandemia? Investendo di più e creando e di una squadra di epidemiologi ed esperti, per identificare velocemente minacce alla salute globale e migliorare la cooperazione fra i paesi.

Parola di Bill Gates, che si è lanciato in una nuova ‘profezia’ sulle pagine del Financial Times: “Siamo ancora a rischio di una variante” del Covid “più trasmissibile e più mortale. Non è probabile ma c’è un 5% di rischio che non abbiamo visto ancora il peggio”. Per questo ha chiesto ai governi di non sottovalutare l’argomento, nonostante l’attenzione si sia ora spostata sulla guerra in Ucraina.

‘How To Prevent the Next Pandemic’  

Uscirà domani 3 maggio il nuovo libro del magnate americano, che si intitola ‘How To Prevent the Next Pandemic‘, in cui Gates suggerisce la creazione di un team di esperti, la Global Epidemic Response and Mobilization Initiative, sotto la gestione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in modo proprio da prevenire nuove pandemie.

Non è di certo la prima volta che tratta argomenti del genere. Nel 2015, durante un TED-talk, Gates aveva parlato di un virus che avrebbe causato la morte di milioni di persone: e proprio per questa previsione, basata su dati, è stato preso di mira dai molti ‘complottisti’ del Covid-19. Se qualcosa ucciderà 10 milioni di persone, nei prossimi decenni, è più probabile che sia un virus altamente contagioso piuttosto che una guerra” aveva detto. “No missili, ma microbi. In parte il motivo è che abbiamo investito cifre enormi in deterrenti nucleari. Ma abbiamo investito pochissimo in un sistema che possa fermare un’epidemia. Non siamo pronti per la prossima epidemia”

Il fondatore di Microsoft è impegnato ormai da molti anni a combattere le epidemie grazie alla ‘Bill and Melissa Gates Foundation’. Sul suo blog ‘GatesNotes’ ha quindi anticipato i contenuti del libro: “Spiego i passi che dobbiamo fare per essere pronti” si legge. “Insieme, si sommano a un piano per eliminare la pandemia come una minaccia per l’umanità. Questi passaggi, con i notevoli progressi che abbiamo già compiuto negli ultimi due anni nella creazione di nuovi strumenti e nella comprensione delle malattie infettive, ridurranno le possibilità che chiunque debba vivere un altro COVID”.

L’obiettivo, spiega, è quello di contenere i focolai entro i primi 100 giorni, ossia “prima che abbiano la possibilità di diffondersi in tutto il mondo. Se avessimo fermato la pandemia di COVID prima di 100 giorni, avremmo potuto salvare oltre il 98% delle vite perse”.

Lo scenario descritto da Bill Gates

Ma come raggiungere questo obiettivo assolutamente fondamentale? “Immaginate uno scenario come questo: un focolaio preoccupante viene rapidamente identificato dalle agenzie sanitarie pubbliche locali, che funzionano efficacemente anche nei paesi più poveri del mondo spiega Gates. “Tutto ciò che è fuori dall’ordinario viene quindi condiviso con gli scienziati, mentre le informazioni vengono caricate su un database globale monitorato da un team dedicato.”

Nel momento in cui viene rilevata una minaccia, i governi possono lanciare l’allarme e quindi procedere con le “raccomandazioni pubbliche per i viaggi, il distanziamento sociale e la pianificazione delle emergenze. Iniziano a usare strumenti che sono già a portata di mano, come quarantene, farmaci antivirali che proteggono da quasi tutti i ceppi e test che possono essere eseguiti ovunque.”

Cure e vaccini per tutti

E se queste misure non dovessero funzionare, ecco la soluzione del ‘filantropo’ Bill Gates: “Gli innovatori mondiali si mettono immediatamente al lavoro sviluppando nuovi test, trattamenti e vaccini. In particolare, la diagnostica viene accelerata rapidamente, in modo che un gran numero di persone possa essere testato in un breve lasso di tempo. Nuovi farmaci e vaccini vengono approvati velocemente, perché abbiamo concordato in anticipo come condurre le prove in sicurezza e condividere i risultati. La produzione si avvia immediatamente, perché le fabbriche sono state già approvate.”

Ma soprattutto, sottolinea, “nessuno viene lasciato indietro, perché abbiamo già trovato il modo per produrre rapidamente abbastanza vaccini per tutti. Tutto arriva dove dovrebbe e quando dovrebbe, perché abbiamo creato dei sistemi per consegnare i prodotti al paziente. Le comunicazioni sulla situazione sono chiare, evitando così che si diffonda il panico.”

“Abbiamo la possibilità di migliorare le cose”

Spero che le persone che leggeranno il libro avranno la sensazione che porre fine alla minaccia delle pandemie per sempre sia un obiettivo realistico, realizzabile ed essenziale” scrive Gates. La sua visione è senza dubbio ottimistica: “Abbiamo l’opportunità non solo di impedire che le cose peggiorino, ma di migliorarle” evidenzia.  “Anche quando non siamo di fronte a un’epidemia attiva, i passi che possiamo intraprendere per prevenire la prossima pandemia renderanno le persone più sane, salveranno vite e ridurranno il divario sanitario tra ricchi e poveri.

Bill Gates ne è convinto: negli ultimi due anni abbiamo imparato che non possiamo continuare a convivere con la minaccia di un’altra variante, o di un altro agente patogeno. “Questo è un momento cruciale. C’è più slancio che mai per fermare le pandemie per sempre. Nessuno che ha vissuto il COVID lo dimenticherà mai.” 

Perché per il Covid-19 non eravamo preparati, ma per la prossima volta invece sì, possiamo “scegliere di essere pronti”.