Una buona notizia dal carcere di Poggioreale. Da quello che spesso viene descritto come un inferno, arriva una speranza di cura per quattro detenuti, due dei quali erano già reclusi nel grande penitenziario cittadino e altri due in arrivo dall’istituto di Secondigliano. La speranza è legata alla possibilità di sottoporsi regolarmente sedute di dialisi, quindi a vedersi riconosciuto un diritto alla salute che in passato talvolta era stato sacrificato, a causa della mancanza di risorse e personale sufficienti a garantire i trasferimenti dei reclusi nei centri medici specializzati.

La speranza è possibile grazie all’attivazione del nuovo servizio di emodialisi domiciliare, promosso dall’Asl Napoli 1 Centro e dalla direzione del carcere di Poggioreale guidata dal direttore Carlo Berdini, con la partecipazione della cooperativa sociale Era e del consorzio di cooperative sociali Gesco. L’inaugurazione del centro si è tenuta nei giorni scorsi. Il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello è stato invitato dal primario dell’ospedale Pellegrini Raffaele Genualdo e dal direttore sanitario del carcere di Poggioreale Vincenzo Irollo a visitare l’area dedicata al servizio emodialisi domiciliare, organizzata appositamente per i detenuti in cura presso il reparto di dialisi dell’ospedale Pellegrini.

«Questo servizio di emodialisi domiciliare – ha spiegato il garante – rappresenta il risultato di un’attenta collaborazione tra l’ospedale e la direzione del carcere. Una delle poche esperienze in Italia che permette di ridurre lo stress derivante dal trasporto del detenuto, oltre che diminuire il rischio di infezioni durante la degenza in ospedale e il viavai con il carcere e risparmiare l’impiego di tre agenti, per tre volte alla settimana, per accompagnare in ospedale ogni singolo detenuto». Per l’Osapp, il sindacato della polizia penitenziaria, la sinergia tra amministrazione penitenziaria e la sanità «deve essere un connubio strategico nell’interesse della sicurezza di tutti, mettendo al primo posto la salute dei reclusi».

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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).