Il post indirizzato al reo confesso
Carol Maltesi, il padre non perdona Davide Fontana: “Macellaio, ti aspetto fuori”

Il padre di Carol Maltesi ha scritto un lungo post indirizzato a Davide Fontana, l’uomo che ha confessato l’omicidio della donna di 26 anni uccisa e torturata. Si faceva chiamare Charlotte Angie nel mondo dell’hard, aveva 26 anni e un figlio di sei. È stata ritrovata in un dirupo nel bresciano, il corpo ridotto a pezzi, chiuso in sacchi neri buttati in una scarpata. Fontana è in carcere, si è detto pentito. Il delitto si è consumato i primi di gennaio a Rescaldina, nel legnanese, nell’appartamento della 26enne. La donna è stata ritrovata più di due mesi dopo.
“Stavamo girando un filmino hard. Lei era legata, aveva un sacchetto in testa. Ho iniziato a colpirla con un martello su tutto il corpo, non forte. Poi quando sono arrivato verso la testa ho iniziato a colpirla forte, non so bene il perché. Non so cosa mi sia successo. Credo fosse già morta ma non sapendo che altro fare le ho tagliato la gola con un coltello da cucina”, aveva raccontato nel primo interrogatorio il 43enne banchiere, food blogger, fotografo per passione.
Fabio Maltesi, che vive ad Amsterdam dove gestisce un locale con l’altro figlio, ha scritto un post su Facebook. A tratti molto violento. Emerge il dolore del padre e la voglia di vendetta di un uomo sconvolto. “Tu sei un diavolo, un maledetto assassino, hai distrutto la vita del mio angelo Carol … Perché non ci hai provato con me? Perché?”, si legge. “Tu sei un mostro, un macellaio … come ti sei permesso di togliere la vita e torturare la mia bellissima figlia, il suo viso, il suo corpo”.
“Anche dopo la morte della mia bimba hai infierito su di lei, come hai potuto, maledetto … Hai distrutto la vita del mio angelo Carol a soli 26 anni, hai rubato il diamante della mia di vita!!! Perché non ci hai provato con me??!!”. E la minaccia: “Sappi che se un giorno tu dovessi uscire dal carcere, troverai me lì fuori ad aspettarti”. E ancora: “Ti aspetto quando uscirai dal carcere, anche tra trent’anni … per te, per quello che hai fatto, non basta la galera, dovrai pagare per la seconda volta, una sola condanna non è abbastanza”.
Fabio Maltesi torna su uno dei particolari più agghiaccianti della truculenta vicenda. “Un’altra cosa che non potrò mai perdonargli, avermi preso in giro, mandarmi per quasi tre mesi messaggi al posto della mia bimba” fingendo di essere lei, “farmi credere usando il telefono della mia Carol che tutto andava bene a Dubai”. L’uomo aveva già raccontato di aver ricevuto dei messaggi di auguri da Carol anche al suo compleanno, quando però la ragazza già era morta.
L’uomo è determinato, “un giorno me la pagherai, il Signore mi perdonerà” e “Davide Fontana, non dimenticare una cosa, che io sono il padre di Carol Maltesi e noi un giorno ci incontreremo, hai ucciso un angelo e io ti aspetterò”. Nessun perdono, il padre di Carol Maltesi neanche crede al pentimento. “Troppo comodo ora che è in carcere”. Il post continua con passaggi molto duri. “Never kill a Maltesi specially not my Carol Angie Deborah”, chiosa alla fine. A quanto emerso finora la donna sarebbe stata uccisa perché aveva deciso, secondo quanto riportato dal gip di Brescia Angela Corvi nell’ordinanza di convalida del fermo, di trasferirsi per stare più vicina al figlio che vive in Veneto.
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