“Al mattino bevo il the matcha. È una bevanda giapponese che mi dà la spinta per l’allenamento e mi fa sentire meglio”. Yann Sommer, portiere dell’Inter Campione d’Italia racconta il segreto delle sue abitudini alimentari al Corriere della Sera. Non mangia latticini, e nemmeno il caffè, e accanto alla meditazione protegge i suoi 35 anni con un consumo limitato di carne, di origine controllata, e una tazza speciale di tè verde in polvere.

Che cos’è il té matcha, i benefici all’organismo

Il tè matcha, della specie Gyokuro, è una varietà coltivata all’ombra, per questo più ricca di vitamine, sali minerali ma soprattutto clorofilla, utile per rigenerare le cellule e combattere i radicali liberi, con svariate proprietà benefiche per l’organismo. Contiene poca caffeina, tenendo lontano l’effetto eccitante, ed è molto utilizzato nelle diete perché permette di stimolare e accelerare il metabolismo dei lipidi. È un vero e proprio concentrato di antiossidanti, con proprietà depurative, detossinanti, disintossicanti.

La preparazione e gli altri effetti benefici

Maggio è  il mese destinato alla raccolta delle sue foglie, trasformate in polvere dopo essere cotte al vapore in modo da mantenere intatte le loro proprietà. La preparazione classica prevede anche una breve essiccazione e la macinazione in mulini in pietra. Il risultato è una polvere molto fina, profumata e di colore verde. Si tratta di un tè di antica tradizione, pregiato, e per questo molto costoso. Tra gli altri effetti, la concentrazione di beta-carotene e sali minerali aiuta a mantenere alta la concentrazione, oltre a combattere la stanchezza e migliorare la resistenza fisica. Il suo sapore è dolce, ma ricorda quello degli spinaci freschi, in alcuni casi di alghe.

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