Avete guardato questa foto che pubblichiamo? È un fermo immagine di un filmato che potete trovare sul web. C’è una barca a vela con a bordo 88 profughi che è finita in balìa delle onde. Il vento soffia a 30 nodi, il mare è forza 5, in tempesta, la barca è alla deriva e si è incagliata su una secca a 150 metri dalla spiaggia. Tra gli 88 profughi ci sono moltissimi bambini e alcune donne incinte. Siamo al largo di Isola Capo Rizzuto, in Calabria, tra Catanzaro e Crotone. La gente, da terra, vede la barca che oscilla e rischia di rovesciarsi. Sente le grida dei profughi terrorizzati. Chiama la polizia e arrivano sul posto le volanti.

I poliziotti non ci pensano due volte. Si gettano in mare, con l’aiuto solo di qualche canottino. Raggiungono la barca, si fanno lanciare delle cime e a forza di braccia, tirando le cime, la tengono ferma, mentre le onde li schiaffeggiano e rischiano di sommergerli. Poi tendono le braccia, si fanno passare i bambini, li stringono, li abbracciano, li proteggono dal mare coi loro corpi e li portano a riva. Poi soccorrono le donne incinta, poi, con l’aiuto di canotti, tutti gli altri. Uno a uno. Uno a uno. Li salvano tutti. Certo, questi poliziotti non hanno fermato l’invasione, “il tentativo di violare i sacri confini dell’Italia” è riuscito. Loro si sono limitati a salvare 88 vite umane e a calmare il pianto dei bambini travolti dal panico. E poi a portargli le loro mamme. Uno dei poliziotti , ascoltato da un giornalista quando ormai le operazioni erano concluse, ha cercato di spiegare cosa aveva provato quando uno di quei bambini gli si è stretto al collo, lo ha abbracciato fortissimo, e ancora piangeva e però finalmente si sentiva salvo. Ha detto di non avere mai provato un’emozione così forte, ha detto che non lo dimenticherà mai quell’abbraccio.

Quando vedi quelle immagini, quando senti quei racconti, anche se magari qualche volta hai avuto un po’ di diffidenza verso la polizia, ti passa ogni possibile ostilità. Sono meravigliosi questi poliziotti che fanno a straccetti la burocrazia e usano solo l’anima, il cervello e tutta la forza fisica che hanno in corpo. Ce ne vuole di forza fisica per bloccare con le cime una barca di almeno 20 metri in preda alla tempesta. E per afferrare i naufraghi, e portali di peso mentre le onde cercano di atterrarti. Si chiama accoglienza. E noi italiani sappiamo farla benissimo. Siamo i migliori. Dovremmo vantarci, andarne orgogliosi. Dovremmo dire a voce alta che i nostri poliziotti non sono come i poliziotti francesi che a Ventimiglia picchiano i migranti o come quelli americani che li frustano caricandoli coi cavalli. Anche Salvini, che ama l’Italia, dovrebbe mostrare queste immagini e dire all’Europa: guarda, Europa, prendi esempio.

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Giornalista professionista dal 1979, ha lavorato per quasi 30 anni all'Unità di cui è stato vicedirettore e poi condirettore. Direttore di Liberazione dal 2004 al 2009, poi di Calabria Ora dal 2010 al 2013, nel 2016 passa a Il Dubbio per poi approdare alla direzione de Il Riformista tornato in edicola il 29 ottobre 2019.