Con la fiamma mette piede in Parlamento nel 1994 quando militava nell’Msi e con la fiamma entra nel nuovo governo guidato da Giorgia Meloni. Urso passa così dalla presidenza del Copasir al ministero dello Sviluppo Economico, rinominato ministero delle Imprese e del made in Italy. Il senatore FdI, già viceministro alle Attività produttive con delega al Commercio estero per otto anni nei governi Berlusconi II e III, approda al dicastero di via Veneto nel nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni.

Giornalista, imprenditore, politico e padre di tre figli, Urso è nato a Padova e cresciuto in Sicilia. Militante dell’allora Msi, si laurea in Sociologia, con lode, a La Sapienza di Roma, nel 1983 diventa giornalista professionista e lavora per il Secolo d’Italia per poi ricoprire le cariche di vicedirettore del quotidiano Roma, caporedattore dell’Italia Settimanale e direttore del mensile Charta Minuta.

Fin dagli anni Ottanta nella Direzione Nazionale del Fronte della Gioventù, è tra i fondatori di Alleanza Nazionale. Nel 2008 è tra i fondatori del Popolo della Libertà, componente dell’ufficio di presidenza del Pdl, nel 2010 con Futuro e Libertà, nel 2011 con l’associazione FareItalia, nel 2013 aderisce a Fratelli d’Italia. Eletto in parlamento per diverse legislature, nel 2013 non si ripresenta alle politiche.

Presidente della Fondazione di cultura politica Farefuturo facente parte di European Networks Ideas, la rete delle Fondazioni popolari europee, viene rieletto nel 2018 al Senato dove, dal 9 giugno 2021, ricopre la carica di presidente del Copasir. Convinto sostenitore alla resistenza ucraina contro la Russia e dell’invio di aiuti militari a Kiev, proprio lui, politico di lungo corso tra i più vicini alla leader di FdI, vola in missione in Ucraina e poi negli Usa poco prima della tornata elettorale del 25 settembre: obiettivo rassicurare sul sostegno dell’Italia a Kiev, sulla collocazione internazionale del nostro Paese nell’Unione europea e nell’Alleanza Atlantica.

Redazione

Autore