Sin dal primo momento in cui Giorgia Meloni ha letto il suo nome nell’elenco dei ministri, è scattata qualche polemica. Eugenia Roccella è la nuova ministra della Famiglia e Natalità del governo Meloni. Avrà anche la delega alle parti opportunità. È stata la portavoce del Family day nel 2007, in passato si è scagliata contro la pillola abortiva, le unioni civili, la procreazione assistita e il piano Lgbt+ approvato da Draghi in uno degli ultimi Cdm. Ma il suo percorso politico si è sviluppato in tre fasi facendo di lei una sorta di “femminista conservatrice”.

Deputata, giornalista e saggista, già sottosegretaria al Welfare e alla Salute del governo Berlusconi IV, Eugenia Maria Roccella è nata a Bologna il 15 novembre 1953, figlia di uno dei fondatori del Partito Radicale, Franco Roccella, e della pittrice e femminista Wanda Raheli, trascorre l’infanzia in Sicilia, affidata ai nonni e a una zia, per poi raggiungere a Roma i genitori in età scolare. Nei primi anni Settanta, giovanissima, è stata leader del Movimento di liberazione della donna (Mld), con cui ha condotto le battaglie del movimento femminista di quel periodo storico, dal divorzio all’aborto, dalla violenza contro le donne alle pari opportunità sul lavoro.

Laureata in Lettere, si è sposata nel 1976, e ha due figli. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, nel 1979 fu candidata alla Camera dei Deputati, senza successo, per il partito Radicale ma negli anni ‘80 si allontanò da quel mondo in dissenso con battaglie che riteneva stessero portando alla “distruzione dell’individuo”, a partire dalla questione antropologica e dall’idea di “una libertà senza limiti” in cui “tutto diventa diritto anche a costo di trasformare le donne in contenitori come avviene nella maternità surrogata”.

Dopo la militanza con i Radicali, Roccella si è allontanata per vent’anni dalla politica attiva per occuparsi della famiglia. Nel 2008 viene eletta alla Camera dei deputati per la XVI Legislatura, nelle liste del Popolo della Libertà (quota Forza Italia). Alle elezioni politiche del 2013 viene rieletta a Montecitorio per la XVII Legislatura, sempre nelle liste del Pdl, anche se poi aderisce alla componente del gruppo Misto ‘Idea’. Rientra in Parlamento in questa XIX legislatura eletta al proporzionale in Calabria per Fratelli d’Italia.

Come si legge nel profilo fatto da Repubblica, Roccella si è in passato espressa contro la pillola RU 486, contro le unioni civili, contro la procreazione assistita, contro il piano Lgbt+ approvato da Draghi in uno degli ultimi Cdm. Sull’aborto, l’ultima è del 25 agosto: “Io sono femminista e femministe non hanno mai considerato l’aborto un diritto. L’aborto è il lato oscuro della maternità”.

Per questo motivo poco dopo la notizia della sua nomina a ministro subito sono partite le polemiche: “Assegnare famiglia e pari opportunità a Eugenia Roccella rappresenta la manifesta volontà del nuovo governo di far regredire l’Italia sul fronte dei diritti e delle libertà delle persone. Saremo fermissimi perché si eviti qualsiasi tentazione di una deriva polacca o ungherese”. Così su Twitter il senatore di Azione-Italia Viva Ivan Scalfarotto.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.