La due giorni del rito cui ha partecipato Alex Marangon, brutalmente ucciso in circostanze ancora da chiarire, era stata organizzata al costo di 200 euro dallo sciamano Andrea Zuin. La comitiva avrebbe dovuto celebrare il «Sol de Putamayo», con un collega –  almeno a loro dire – arrivato direttamente dal Sudamerica. È finita nel peggiore dei modi l’iniziativa di Andrea Zuin musicista, ricercatore musicale, narratore ed esploratore del suono. Per tutti ora lo ‘sciamano’ dell’ultima notte del barman 25 enne.

Chi è Andrea Zuin, lo sciamano del rito in cui è morto Alex Marangon

È Laureato in musicologia e diplomato in chitarra classica. Appassionato di Sudamerica. Una vita spirituale e profonda, maturata nei suoi viaggi i, dove ‘Zu’ (il suo soprannome, nome d’arte) ha anche scritto un libro, “La musica nel sangue. Viaggio in Sudamerica”, pubblicato da Piazza Editore. Da tempo invece, secondo quanto riporta Il Gazzettino, viveva in un camper nella proprietà privata dell’Abbazia insieme alla moglie. Zuin è anche esperto di frequenze sacre, ideali per accompagnare momenti di introspezione o meditazione. A tal proposito ha anche ideato lo schema ZuMusicProject.  Di un suo viaggio in Sudamerica, precisamente in Paraguay, racconta di un’apparizione. “Non una madonna o un santo, ma un indigeno Guaranì che mi chiedeva di registrare il suo rituale – scrive nella presentazione del volume”. Da allora viaggio per il mondo per conoscere i popoli attraverso la loro musica.

Gli eventi in Abbazia

Zuin ha organizzato vari eventi all’Abbazia di Santa Bona, l’ultimo dei quali si è tenuto proprio il 22 giugno: un concerto di “Musica Medicina”, descritto in questo modo: “Cantata durante le cerimonie tradizionali sudamericane, la Musica Medicina è un supporto alla guarigione. Il suo potere curativo rilassa la mente e ispira l’anima a guarire se stessa. Attraverso le frequenze vibrazionali del suono, l’armonia e la poesia appropriata, i musici medicina ci invitano a raggiungere la pace interiore e a connetterci con il divino. L’ambiente verde e accogliente del giardino dell’Abbazia completa l’esperienza”. 

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