È stato immediatamente ribattezzato il “Jake Angeli” italiano, lo ‘Sciamano’ protagonista dell’assalto del 6 gennaio a Capitol Hill, nel giorno più buio della democrazia americana. Ed Hermes Ferrari, il ristoratore di Modena che questo pomeriggio è sceso in piazza a Montecitorio per protestare contro le chiusure disposte dal governo e soprattutto contro l’assenza di misure di sostegno economico, lo sa bene.

“Mi sono vestito così perché era l’unico modo per farmi notari e per farmi chiedere perché sono qua, sono sei mesi che cerchiamo di far capire che stiamo morendo di fame ma purtroppo nessuno ci ascolta”, ammette intervistato davanti Montecitorio, aggiungendo che “se c’era bisogno mi vestivo anche da zebra”.

“La mia attività l’ho riaperta dal 15 gennaio. Oggi sono venuto a portare un messaggio a tutti che possono tenere aperti i locali, mi spiace ma non pensavo finisse così questa cosa”, ha aggiunto Ferrari.

Il ristoratore modenese ha quindi raccontato le ‘peripezie’ economiche vissute a causa della pandemia: “La banca mi ha dato i primi aiuti dopo tre mesi: cosa aspettavo, di far morire di fame 10 famiglie (i dipendenti del suo ristorante, ndr)?”.

Ferrari spiega di aver avuto come dipendente un aiuto cuoco algerino le cui figlie “lo chiamavano davanti a me e mia moglie piangendo, perché non avevano da mangiare. È una vergogna, danno il reddito di cittadinanza a chi non ha fatto niente e non danno la cassa integrazione a quelli che hanno sempre lavorato tutta la vita?”.

IL BILANCIO DELLA GIORNATA DI TENSIONE – La giornata della rabbia di ambulanti e ristoranti, culminata negli scontri davanti Montecitorio, è finita con sette persone fermate per gli scontri e un poliziotto rimasto ferito. L’agente, di giovane età, era in borghese e per questo non munito di casco protettivo: ha riportato un taglio piuttosto profondo alla testa ed è stato portato via in ambulanza.

I manifestanti, molti senza mascherina, sono stati bloccati dai poliziotti in tenuta anti sommossa, che hanno effettuato una carica di alleggerimento.

Ma il fronte della protesta ha coinvolto anche gli ambulanti fuori Roma. In Campania, contro le chiusure imposte dalla zona rossa, in 200 hanno occupato l’autostrada tra Caserta e Napoli, bloccando il traffico all’altezza dell’uscita di Caserta Sud. Oltre un chilometro di coda ha paralizzato entrambi i sensi di marcia.

A Milano i lavoratori del commercio ambulante si sono dati appuntamento in piazza Duca D’Aosta, davanti alla stazione Centrale, ma ben presto il presidio si è trasformato in un corteo seppur non autorizzato, che si è spostato lungo via Vittor Pisani bloccando il traffico.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia