La famiglia è stata la sua forza sempre, negli anni in campo e anche durante la lotta contro la malattia. Gianluca Vialli è sempre stato molto unito alla famiglia che gli è stata vicino fino all’ultimo. Negli anni ha preferito tenere lontano dai riflettori sua moglie, Cathryn White Cooper e le loro due figlie, Sofia e Olivia. E lo stesso desiderio di privacy quello che hanno espresso nel poter piangere privatamente il loro amato campione con funerali privati a Londra, che da anni era la loro casa.

“Circondato dalla sua famiglia è spirato la notte scorsa dopo cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità“, ha scritto la sua famiglia in una nota con cui ha dato la triste notizia. “Ringraziamo i tanti che l’hanno sostenuto negli anni con il loro affetto. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori”.

Vialli aveva conosciuto sua moglie, Cathryn White Cooper, a Londra negli anni del Chelsea. Un grande amore che li portò alle nozze nel 2003. Da allora sono sempre stati uniti. Dalla loro unione sono nate le due figlie Olivia e Sofia. La famiglia viveva a Londra da molti anni, da quando Vialli arrivò nel 1996. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, Cathryn è un ex modella originaria del Sudafrica, a Londra è una stimata arredatrice. Fino all’ultimo è rimasta al fianco del marito. E lo stesso avevano fatto le due figlie. Vialli raccontò in un’intervista che Olivia e Sofia “mi hanno aiutato disegnandomi le sopracciglia” ha raccontato Vialli nel 2020 al The Times “ho anche chiesto a mia moglie quali trucchi usare. Abbiamo riso, devi ridere, hai bisogno di trovare il lato divertente, ma c’erano anche giorni in cui mi chiudevo in bagno per piangere”.

Vialli sposò in gran segreto la sua Cathryn il 26 agosto 2003 dando poi la notizia con un comunicato a nozze già avvenute, con festa nel castello di Ashby a Northampton, dopo un corteggiamento lunghissimo. Ma a Cremona, dove era nato, aveva lasciato un altro importante pezzo del suo cuore: lì restano i genitori, la mamma Maria Teresa, 87 anni, che prima di Natale era volata a Londra per fare gli auguri al suo Gianluca e lanciando così l’allarme sulle sue condizioni di salute, e poi papà Gianfranco, 92 (imprenditore che costruiva prefabbricati con la sua CasaItalia), e i quattro fratelli, tutti più grandi : Mila, Nino, Marco e Maffo (un nome di un antenato, asburgico, d’altronde le origini della famiglia si trovano a Cles, in Trentino, dove molti cremonesi hanno la seconda casa).

“Faccio fatica a dirlo ma credo che questa esperienza, di cui si farebbe volentieri a meno, mi abbia reso una persona migliore. Ti aiuta a vedere le cose in un’altra prospettiva, dai più valore alle cose, alla famiglia, devi prenderti cura di te stesso”, disse Gianluca Vialli, ospite di Fabio Fazio a ‘Che Tempo che fa su Rai1’. Il campione aggiunse: “L’ho affrontato come quando facevo il calciatore. Mi sono dato subito degli obiettivi a lunga scadenza: non morire prima dei miei genitori e portare le mie figlie all’altare. E poi degli obiettivi a breve scadenza: l’operazione, la degenza, la chemio, la radio, le vacanze in Sardegna con un fisico da far vedere”. Vialli ha poi voluto ringraziare i tifosi che hanno esposto striscioni di solidarietà negli stadi: “E’ stato bellissimo e commovente, sono passati tanti anni ma si ricordano ancora…”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.