Ilaria Salis è tornata in Italia alla vigilia del compleanno. Poco dopo le 19 l’attivista 40enne è arrivata nell’abitazione, presidiata dalle forze dell’ordine, dei suoi genitori a Monza dopo il viaggio in auto da Budapest insieme al padre. Salis pochi giorni fa è stata eletta al parlamento europeo con il partito Alleanza Verdi-Sinistra e per questo scarcerata ieri, 14 giugno, dopo oltre un anno di detenzione prima nelle carceri ungheresi, poi, da poche settimane, ai domiciliari. L’accusa nei suoi confronti è di aggressione contro attivisti di estrema destra.

Ilaria in Italia, papà Salis: “Ora esco di scena”

Ad annunciare il ritorno a casa è lo stesso genitore, Roberto Salis, che ufficializza anche la sua uscita di scena: “C’è tanta emozione ma ora io ‘do le dimissioni’ da portavoce di Ilaria ed esco completamente di scena. Ilaria è stravolta deve fare una doccia e rilassarsi un attimo”. Poi racconta l’emozione del ritorno a casa di sua figlia: “Arrivati davanti al cartello ‘Monza’ non abbiamo detto nulla, abbiamo fatto una foto e basta”.

Il compleanno e il processo

Ilaria Salis lunedì 17 giugno compirà 40 anni. ”Faremo qualcosa’ spiega il padre ai cronisti fuori l’abitazione. “Ne dobbiamo fare due perché abbiamo quello dell’anno scorso” ha  aggiunto. Poi sulla vicenda giudiziaria della figlia spiega: “Rimangono da mettere a posto alcune cose perché comunque il processo è stato sospeso. Adesso dobbiamo fare in modo che venga cancellata questa accusa per cui Ilaria ritiene di essere innocente”. Il viaggio “è andato molto bene. Ilaria è molto stanca, provata”, ha aggiunto. “Ha avuto un periodo di carcerazione molto intenso e ha subito delle torture. Adesso ha bisogno di riposarsi, occorrerà un po’ di tempo. L’abbiamo riportata qua con tutte le fatiche che abbiamo fatto”.

Chi è Ilaria Salis, dal centro sociale al carcere in Ungheria all’immunità parlamentare

Nata a Milano e cresciuta a Monza, Ilaria Salis per qualche mese è stata supplente alle scuole medie. Laureata con lode all’Università degli Studi di Milano in Scienze storiche, nel 2021, consegue la laurea magistrale in Filologia, letterature e storia dell’antichità nello stesso ateneo. Militante antifascista, a 18 anni partecipa alla fondazione di un centro sociale insieme ai compagni di scuola. Seguono una serie di segnalazioni e denunce in seguito ad iniziative del suo gruppo. Nel febbraio nel 2023 si trova a Budapest per la celebrazione del Giorno dell’Onore, giornata dove neonazisti provenienti da tutta Europa celebrano i militari tedeschi e ungheresi morti nel 1945 durante l’assedio di Budapest dell’Armata Rossa. Coinvolta in alcuni attacchi contro militanti di estrema destra, Salis viene arrestata insieme a due tedeschi dalle autorità ungheresi con l’accusa di aver causato “lesioni che potevano pregiudicare la vita” di tre militanti neonazisti, aggrediti il giorno precedente.

La donna viene anche accusata di appartenere a un’associazione criminale tedesca nota come Hammerbande, ‘Banda del martello’, che si propone proprio di colpire i neonazisti, anche fisicamente. Per l’accusa, Salis avrebbe partecipato a due episodi violenti avvenuti il 10 febbraio 2023: il primo in piazza Gazdagréti in cui è stato aggredito un uomo erroneamente scambiato per un estremista di destra, il secondo contro László Dudog, musicista di estrema destra, le cui foto col volto tumefatto sono circolate su internet.

Dichiaratasi si da subito innocente, Salis ha rifiutato il patteggiamento a 11 anni di reclusione. Nel giugno 2023 viene respinta la prima di tre diverse istanze presentate dai suoi legali che richiedevano la possibilità di scontare gli arresti domiciliari in Italia. Nel novembre del 2023 Salis viene rinviata a giudizio ma la notizia della sua carcerazione sconvolge l’opinione pubblica italiana solo nel dicembre 2023 quando la viene portata in tribunale con manette ai polsi e ceppi e catene alle caviglie.

Ne nasce una polemica politica con le accuse al governo guidato da Orban che vanta buoni rapporti con la premier Giorgia Meloni. A gennaio 2024, Salis – che ribadisce la sua innocenza – in un memoriale denuncia di essere trattata “come una bestia al guinzaglio”. A metà aprile, i leader di Alleanza Verdi e Sinistra Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli annunciano la sua candidatura alle europee, con l’obiettivo di garantirne l’immunità parlamentare. Il 23 maggio 2024 esce dal carcere di Budapest dove era detenuta da oltre 15 mesi e viene messa ai domiciliari, con il braccialetto elettronico. Alle Europee dell’8 e 9 giugno viene eletta ottenendo 178.202 preferenze nei diversi collegi dove era candidata. Il 14 giugno, a seguito della sua elezione a europarlamentare, Ilaria è libera e torna in Italia.

Redazione

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