L’arbitro Marco Serra sarebbe scoppiato quasi in lacrime, sconvolto dopo la partita di ieri sera a San Siro tra Milan e Spezia. Gara rocambolesca e molto discussa: 2 a 1 dei liguri in casa dei rossoneri grazie a una decisione controversa del direttore di gara sul finale della gara. Serra ha interrotto un’azione cruciale, che avrebbe permesso alla squadra di casa di passare in vantaggio a pochi minuti dalla fine, non osservando la regola del vantaggio. Da un contropiede, qualche secondo dopo, è scaturita invece la vittoria dello Spezia.

Era una partita importante, il posticipo della giornata poteva essere l’occasione per il sorpasso del Milan sui cugini dell’Inter – in testa alla classifica, con una partita in meno da recuperare. I rossoneri erano partiti forte, primo tempo giocato quasi a una porta sola, con rigore fallito da Theo Hernandez al 44esimo. Pochi minuti dopo ci pensava però lo straripante Leao a portare avanti il Milan con un pallonetto. Nonostante il predominio del gioco e le maggiori occasioni create, Lo Spezia pareggiava al 64esimo con Agudelo che sbucava al centro dell’area e bucava Maignan.

L’episodio decisivo al 92esimo: l’attaccante croato del Milan Rebic al limite dell’area veniva atterrato da Bastoni. La palla però rotolava verso Messias che insaccava con una conclusione a effetto. L’arbitro Serra però aveva già fischiato. Non si può parlare quindi neanche di gol annullato in quanto il gioco era stato fermato prima che la sfera arrivasse all’attaccante brasiliano.

Dopo una punizione parata e un colpo di testa di Ibrahimovic parati da Provedel, qualche minuto dopo, il ribaltamento di fronte. Al 96esimo Gyasi insaccava in contropiede e Lo Spezia conquistava una storica vittoria a San Siro. Con inevitabile e inarrestabile strascico di polemiche. “Abbiamo subito un torto e perso lucidità. L’arbitro ha commesso un errore grave e ha chiesto scusa”, ha commentato a fine partita l’allenatore del Milan Pioli.

La regola del vantaggio rientra nei poteri discrezionali dell’arbitro. Il fischio di Serra ha invalidato qualsiasi azione accaduta dopo. Il Var non poteva intervenire in quanto la vicenda non rientrava nella casistica stabilita dal protocollo. Nessuna violazione del regolamento quindi da parte del direttore di gara. È esclusa qualsiasi ripetizione della gara.

Sotto shock dopo la gara l’arbitro. Un gruppo di quattro cinque calciatori del Milan si è fermato a rincuorarlo. Tra questi anche Zlatan Ibrahimovic. Così come i dirigenti rossoneri non si sarebbero accaniti sul direttore di gara. Serra ha 39 anni, è nato a Torino. È impiegato in una società finanziaria. Aveva arbitrato in Serie A 11 volte. La prima volta il 2 aprile 2016 in un Empoli-Veroni. Dal primo settembre 2020 è stato inserito nella CAN A-B, che ha accorpato la CAN A e la CAN B. Fa parte di una nuova infornata di arbitri inseriti al massimo livello dal presidente Trentalange e del designatore Rocchi.

Il Milan aveva sempre vinto nei tre precedenti arbitrati da Serra. L’Aia, l’Associazione Arbitri, si è scusata subito dopo l’errore con il club. Serra potrebbe essere fermato a lungo, una manciata di settimane almeno, dal designatore Rocchi. Non dovrebbe tornare prima di febbraio. Il giudizio dell’osservatore Gervasoni è stato inevitabilmente molto negativo. Solo lo scorso settembre Serra aveva arbitrato l’incontro di Terza Categoria piemontese tra CUS Torino e Resistenza Granata, per sopperire alla carenza di direttori nelle serie minori così come voluto dalla strategia voluta da Trentalange.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.