Primarie flop per affluenza e vinte con un distacco risicato. Stefano Lo Russo è risultato il candidato più votato alle primarie del centrosinistra per le elezioni amministrative del prossimo autunno. Si voterà tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Il centrodestra, la settimana scorsa, ha annunciato la candidatura dell’imprenditore Paolo Damilano. L’attuale sindaca Chiara Appendino, Movimento 5 Stelle, ha già chiarito che non si candiderà per un secondo mandato.

Lo Russo ha vinto di poco, con il 37,48% dei voti, contro il 34,85% del civico Francesco Tresso. Neanche 300 voti di scarto. Lo Russo era sostenuto dalla quasi totalità del gruppo dirigente del Pd. Tresso è stato soprannominato “Signor Nessuno” e ha raccolto il consenso di società civile e della sinistra ecologista. A seguire il vice Presidente del Consiglio Comunale Enzo Lavolta, 25,39%, e il radicale Igor Boni, 2,28%.

Le primarie del centrosinistra si sono rivelate tuttavia un flop nell’affluenza. Solo 11.631 persone si sono recate alle urne, la metà rispetto alle attese secondo quanto scritto da La Stampa; meno anche delle oltre 16mila persone iscritte al Partito. Nel 2019, per la scelta del segretario, allora venne eletto Nicola Zingaretti, furono 23mila i votanti. Nel 2011 furono invece 53mila le preferenze che avevano incoronato Piero Fassino.

Lo Russo ha 45 anni, è professore di geologia al Politecnico di Torino. È attualmente capogruppo del Pd al consiglio comunale. La sua candidatura è arrivata alla fine di un percorso durato 15 anni. “Il centrosinistra unito potrà vincere al primo turno se sarà capace di dare risposte ai bisogni evidenti che ci sono, soprattutto nelle periferie cittadine – ha commentato Lo Russo – C’è una riflessione profonda politica da fare su come dovremo impostare la campagna elettorale perché è evidente che il centrosinistra ha in questo momento una debolezza strutturale soprattutto nella periferia nord. Adesso si tratta di partire insieme, uniti, a cominciare da Francesco, Enzo e Igor (gli altri tre candidati, ndr), ma soprattutto coinvolgendo la coalizione del centrosinistra”.

Lo Russo era stato appoggiato anche da big delle preferenze come Laus, Lepri, Gallo e Valle. Oltre che da partiti alleati come i Moderati e la lista Monviso di Mario Giaccone. Raccoglie un’eredità difficile dei dem nel capoluogo piemontese dopo la doppia terribile sconfitta alle comunali del 2016 e alle Regionali del 2019. Al momento non sembra percorribile la strada dell’alleanza del centrosinistra con il Movimento 5 Stelle. Giuseppe Conte, leader del M5s, si era detto rammaricato per non aver raggiunto un accordo con il Pd a Torino.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.