Una storica tripletta azzurra nella finale dei 100 metri femminili categoria T63 (atleti con protesi a un arto) alle Paralimpiadi di Tokyo. Un orgoglio tutto italiano proprio nel giorno di chiusura della manifestazione di Tokyo. Le tre medaglie portano il bottino dell’Italia nei giochi paraolimpici a quota 69: 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi.
L’ultimo trionfo italiano viene dall’impresa di Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto, oro, argento e bronzo dei 100 metri. Una gara simbolo, dove si intrecciano storie di personali legati all’attualità internazionale.
Dalla Lombardia alla Sicilia
Ambra Sabatini, originaria di Porto Ercole, in Toscana, è la più giovane. Ha 19 anni e con un clamoroso 14″11 vince l’oro stabilendo il record mondiale e strappa il primo posto a Martina Caironi, originaria di Alzano Lombardo (Bergamo) e residente a Bologna, con un tempo di 14″46. Entrambe fanno parte delle Fiamme Gialle. La Capitana della squadra, che è già argento nel lungo, guarda già con sfida a Parigi 2024, dove si terrà il prossimo appuntamento olimpico e paraolimpico.
Sul podio, al gradino più basso, l’atleta che ha più storia alle spalle. Monica Graziana Contrafatto, 40enne originaria di Gela, in provincia di Caltanissetta, e residente a Roma, ha segnato un tempo di 14″73.
Forza e determinazione
La giovane campionessa Ambra Sabatini ha sempre corso sulla pista nel mezzofondo. L’incidente in moto nel 2019 le ha fatto cambiare la specialità di corsa. Ispirata dalla sua capitana Caironi, di cui aveva già visto le corse paralimpiche, ha iniziato gli allenamenti nella nuova disciplina. In pista ha conosciuto la sua mentore, a cui dedica ogni vittoria.
La campionessa lombarda Martina Caironi ha perso una gamba a 18 anni per un incidente in moto. Giocava a pallavolo, ma ha deciso di cambiare sport e cominciare con l’atletica. Ha vinto l’oro nei 100 m a Londra e Rio, dove è stata la portabandiera e ha aggiunto l’argento nel lungo. Impegnata nel sociale, è testimonial dell’Esa, l’agenzia Spaziale Europea.
Il dolore dell’Afghanistan
Dopo la vittoria del bronzo Monica Graziana Contrafatto ha dedica la medaglia all’Afghanistan, paese finito nel caos dopo la conquista del paese da parte dei talebani lo scorso 15 agosto. “Voglio dedicare la mia medaglia a quell’altro Paese che mi ha tolto qualcosa ma in realtà mi ha dato tanto” ha detto l’atleta ai microfoni di Rai Sport. Circa dieci anni fa, il 24 marzo del 2012, Contrafatto, primo caporal maggiore del I Reggimento bersaglieri, era impegnata nella sua seconda missione in Afghanistan dove è stata vittima di un attentato terroristico alla base italiana nel distretto del Gulistan: qui le schegge di tre bombe l’hanno ferita provocandone l’amputazione della gamba destra.
I complimenti di Jacobs
Emozionante e grintosa, la storica tripletta azzurra ha fatto divertire un altro campione, Marcel Jacobs. “Grazie per avermi fatto emozionare” ha scritto su Instagram il campione del mondo olimpico, congratulandosi con le tre atlete paralimpiche.
© Riproduzione riservata