Sono scomparsi da Olbia lo scorso 25 gennaio, Karol Canu e Giuseppe Contini, due ragazzi di 16 anni che pur non essendo amici stetti si trovavano insieme nella serata di giovedì scorso in un locale di via Roma, nella città gallurese. Avevano avvertito le loro famiglie che sarebbero rimasti a dormire fuori, da quel momento non si sono avute più loro notizie; cellulari spenti da giorni. Giuseppe, alto 180 cm ha una cicatrice sul sopracciglio destro: il giorno in cui è uscito di casa indossava dei jeans neri strappati, con un felpa rossa e nera con cappuccio e un piumino nero. Karol è leggermente più basso (172 cm) e quella sera aveva indosso un cappello, una felpa e una tuta nera.

Le ricerche

Anche amici e parenti dei ragazzi si sono mobilitati per le ricerche: si sono radunati nei giorni scorsi in via Barcellona per perlustrare alcune zone della città: un gesto per convincere – qualora ce ne fosse bisogno – i due a tornare a casa. Nel frattempo le indagini, coordinate dalla  Prefettura di Sassari e affidate agli agenti della Polizia e agli uomini dell’Arma, hanno riguardato le campagne e i paesi limitrofi. Del caso si sta occupando anche ‘Chi l’ha visto?’. Intanto ieri, la madre di Karol ha condiviso sui social la foto del figlio da piccolo: “Non oso immaginare quanto sarai impaurito. Noi due lo sappiamo bene che non ti saresti mai allontanato così a lungo senza avvisarmi. Mi manchi come l’aria che respiro”. E ancora in un’intervista: “Non è una ragazzata, non è un allontanamento volontario. Qualcuno minaccia mio figlio. Me lo stanno tenendo rinchiuso da qualche parte”.

L’appello della garante per l’infanzia e l’adolescenza

Quest’oggi è arrivato l’appello della garante per l’infanzia e l’adolescenza della Sardegna, Carla Puligheddu, a tutte le istituzioni e alle comunità dell’Isola: “Karol e Giuseppe hanno una famiglia che li attende con apprensione. La loro famiglia siamo tutti noi sardi, sono nostri figli, cerchiamoli con ogni mezzo. Mi rivolgo – afferma la garante – alle istituzioni preposte alla tutela del diritto di protezione delle persone di minore età residenti nel territorio regionale: non perdiamo altro tempo. Mobilitiamo le coscienze delle comunità, gli organismi investigativi e le strategie di cui, non solo la Regione Sardegna, ma anche lo Stato, dispone. Chiunque avesse informazioni sui due ragazzi, avesse idee o anche fosse a conoscenza di ciò che è accaduto loro, oltre alle forze dell’ordine, può rivolgersi alla garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza nell’ufficio ubicato a Cagliari in via Roma 25 o attraverso l’invio di una email: garanteinfanzia@consregsardegna.it”

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