L'intesa tra governo, Regioni e farmacie
Come funziona il vaccino in farmacia e dove andare per la somministrazione “sotto casa”

Via libera al vaccino in farmacia. Ad annunciarlo il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha sottolineato la firma del protocollo con regioni e farmacisti “per far partire in sicurezza le vaccinazioni Covid nelle farmacie del nostro Paese. La campagna di vaccinazione è la vera chiave per chiudere questa stagione così difficile. Oggi facciamo un altro importante passo avanti per renderla più veloce e capillare”.
Di fatto l’intesa permetterà lo sblocco del vaccino “sotto casa” per i cittadini, che potranno recarsi nella farmacia di quartiere per la somministrazione del siero anti-Covid. Per Federfarma, l’associazione dei farmacisti, il potenziale è di circa 200mila vaccini al giorno grazie all’accordo firmato tra governo, Regioni e farmacie.
La partenza del programma è iniziata già oggi in Liguria, una sperimentazione che vede coinvolte nella regione 52 farmacie. Un accordo simile è stato raggiunto anche in Veneto, dove saranno circa 1400 le farmacie coinvolte nella campagna di vaccinazione anti-Covid: dal primo aprile le farmacie aderenti saranno collegate alla nuova piattaforma di prenotazione della Regione Veneto e potranno quindi completare in pochi minuti la procedura per conto dell’utente con pochi e semplici passaggi.
Il presidente di Federfarma Roma, Andrea Cicconetti, ha invece chiarito che sono “circa mille, su 1800, le farmacie del Lazio che hanno dato la loro pre-adesione alla campagna vaccinale”. L’obiettivo, ha aggiunto il presidente, “è organizzarci sulle modalità di distribuzione e di prenotazione in modo di arrivare pronti a fine aprile, quando è previsto l’arrivo delle prime dosi del vaccino Johnson&Johnson”.
Ho firmato il protocollo con regioni e farmacisti per far partire in sicurezza le vaccinazioni Covid nelle farmacie del nostro Paese. La campagna di vaccinazione è la chiave per chiudere questa stagione così difficile. Così si fa un altro passo avanti per renderla più capillare.
— Roberto Speranza (@robersperanza) March 29, 2021
Come ricorda al Corriere della Sera Andrea Mandelli, presidente della Federazioni Ordini farmacisti italiani, già a ottobre “erano 7.500 i farmacisti che hanno volontariamente svolto corsi di formazione per la somministrazione dei vaccini, in tempi in cui non si ipotizzava nemmeno il loro coinvolgimento. Oggi ci sono già 5.174 quelli abilitati, mentre altri 2.800 stanno ultimando il corso. Questo dimostra la disponibilità della categoria: potenzialmente ci sono 73 mila farmacisti operativi in oltre 19mila presidi pronti a rafforzare la campagna di vaccinazione. Il futuro è fatto di una sanità di prossimità e in tal senso i farmacisti sono il miglior presidio possibile”.
Il funzionamento del meccanismo di vaccinazione in farmacia prevede che la competente Asl possa indicare come sede vaccinale la farmacia più vicina alla propria residenza. I titolari delle farmacie dovranno quindi allestire un gazebo esterno o uno spazio interno dedicato alla somministrazione dei vaccini, il tutto con la supervisione di un medico.
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