La conta dei miracoli
Conte non è mai stato a San Siro, così così la piazza dei 5 Stelle diventa “folla oceanica” e celebra il sold out immaginario

Avete presente quegli artisti meteora che dopo due ritornelli su TikTok già fissano concerti negli stadi? A ridosso dell’evento c’è chi scopre che diversi biglietti sono rimasti invenduti, e allora partono i «vieni tu e portati pure la nonna». Tutto per riempire i posti vuoti e celebrare il sold out. Che è un po’ la storia dei 5 Stelle: non hanno fatto gavetta, non hanno avuto esperienza di amministrazione, sono partiti in quarta con gli slogan urlati al VaffaDay e si sono ritrovati nel palazzo. E oggi sono finiti a esultare per le «oltre 100mila» persone che sabato hanno aderito alla manifestazione pseudopacifista. Roba da far impallidire i Rolling Stones. Cetto La Qualunque, scansate!
Si dice che a Mosca abbiano rilanciato diversi interventi tenuti sul palco: finalmente qualcuno che dice le cose come stanno e che non si fa contagiare dalla russofobia dilagante. Ma mettiamo da parte i contenuti, perché vale la pena concentrarsi sul vero show del fine settimana: la conta dei miracoli. A corteo finito, è partita la grancassa del successone grazie alla «carica dei 100mila». Sapete quanta gente ci sta a San Siro? 80mila circa. Ora ci vogliono far credere di essere stati 20mila in più.
Immaginate per le strade di Roma, ai Fori Imperiali, 20 persone schiacciate in un metro quadro, tutte in piedi, immobili, senza nemmeno spazio per tossire. E invece loro erano «oltre 100mila» comodi, con lo zainetto, gli striscioni e anche qualche sedia pieghevole per i manifestanti meno giovani. A quel numero non si arriva nemmeno se si includono i passanti, chi gira con il cane, i turisti con il gelato e i runner che si sono fermati a vedere chi strillava. Però guai a chi osa avere da ridire: la stampa e i giornalisti sicuramente vogliono sminuire l’evento.
Le vere folle non hanno bisogno di addetti con la calcolatrice rotta. Le vere folle si vedono, si fanno sentire. Il problema non è essere in pochi, ma fingere di essere in tanti e scambiare una comitiva per una folla oceanica. Perché il giorno dopo ci si ritrova soli. Cari 5 Stelle, un consiglio: la prossima volta – prima di sparare numeri a caso – andate a San Siro, prendete posto, guardatevi intorno e contate. Poi provate a immaginare quella marea umana a cui aggiungere più di 20mila presenti. Tutti lì, a Roma, a sventolare le bandiere arcobaleno e a intonare i cori contro l’Europa guerrafondaia. Ve piacerebbe!
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