Il presidente cinese Xi ha inviato una dichiarazione ai leader mondiali
Cop26, Draghi: “Il cambiamento climatico può dividerci”

Chiuso il G20 a Roma, i capi di stato e di governo di oltre 190 Paesi si ritrovano a Glasgow, in Scozia, per l’appuntamento della Cop26, la conferenza che mira a imprimere una reale rivoluzione nella lotta contro il cambiamento climatico.
“A un minuto dall’apocalisse”
L’apertura dei lavori è stata segnata dal discorso del premier inglese Boris Johnson, che ospita nella città scozzese i leader del mondo. Il padrone di casa Johnson ha dato il via al World Leaders Summit rifacendosi alle parole di Greta Thunberg e affermando che dopo l’Accordo di Parigi del 2015 il mondo ha fatto troppo “bla bla bla” sul fronte della lotta al cambiamento climatico. Johnson ha posto quindi l’accento sulla necessità di trovare una concreta soluzione al cambiamento climatico nei prossimi quindici giorni: per il numero uno del governo britannico non c’è più tempo da perdere. “Siamo a un minuto dalla mezzanotte dell’apocalisse, agire ora o poi costerà molto di più“, ha detto premier britannico nel suo discorso di apertura di Cop 26.
Invitando tutti i partecipanti ad agire insieme, per rendere la Cop26 “il momento in cui facciamo sul serio, e possiamo, possiamo fare davvero sul serio” e fare sul serio “su carbone, auto, finanziamenti e alberi”. Insomma, ha detto Johnson, “abbiamo la tecnologia per fermare quell’orologio dell’apocalisse” e riuscirci con “velocità e efficienza“.
Infatti “possiamo spegnere le centrali a carbone entro il 2040 e smettere di usare le auto a combustione interna entro il 2035“, ancora “possiamo piantare centinaia milioni alberi” e così “possiamo invertire la deforestazione al 2030“, ha concluso il premier britannico.
Il palcoscenico poi ha accolto il principe Carlo di Windsor, che sostituisce la Regina Elisabetta, assente per motivi di salute. Nel rilanciare l’allarme sull’emergenza climatica, paragonandola alla devastazione della pandemia di Covid nel mondo, il figlio della Regina Elisabetta ha lanciato l’appello alla collaborazione fra il pubblico e il settore privato per finanziare la transizione verso il dopo carbonio e un’economia più sostenibile. Carlo, nel riprendere uno degli obiettivi fissati dai Venti riuniti a Roma, ha sottolineato l’importanza di stabilire “chi debba pagare” per i Paesi poveri.
“Il cambiamento climatico può dividerci”
Della stessa opinione il presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenuto alla Cop26 dopo la due giorni del G20 a Roma. “Dobbiamo andare oltre quello che abbiamo fatto al G20. Dobbiamo accelerare il nostro impegno a mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5 gradi. Dobbiamo fare leva sull’accordo del G20, per agire più velocemente e in modo più deciso“. ha sottolineato Draghi, riprendendo i punti su cui i Venti leader del mondo hanno trovato un’intesa.
E poi ha ribadito che nella lotta al cambiamento climatico “il denaro non è un problema se sappiamo come usarlo“. Parlando ai leader mondiali presenti, Draghi ha dichiarato che “dobbiamo trovare un modo intelligente per spendere il denaro e farlo in fretta“. “Prima di tutto abbiamo bisogno che le banche multilaterali di investimento e specialmente la Banca mondiale condividano con il settore privato rischi che questo non puo’ assumersi da solo“, ha spiegato Draghi. Abbiamo bisogno “di piattaforme nazionali in cui la Banca mondiale e le banche di sviluppo multilaterali possano condividere e rendere questo denaro utilizzabile per uno sforzo positivo“. “E’ la prima bella notizia che il premier Boris Johnson ci ha dato oggi“, ovvero che “il denaro non è motivo di preoccupazione se vogliamo usarlo bene”, ha affermato il premier italiano.
E poi ha lanciato l’allarme sulla stabilità internazionale. “Il cambiamento climatico ha anche gravi ripercussioni sulla pace e la sicurezza globali. Può esaurire le risorse naturali e aggravare le tensioni sociali. Può portare a nuovi flussi migratori e contribuire al terrorismo e alla criminalità organizzata. Il cambiamento climatico può dividerci“. E’ l’avvertimento lanciato dal presidente Draghi.
“Grazie a un costante dialogo e alla cooperazione – ha nel contempo rivendicato Draghi – abbiamo compiuto buoni progressi nell’affrontare il cambiamento climatico“, ha detto ribadendo i obiettivi individuati durante il G20. Per il premier italiano l’impatto del cambiamento climatico è già fin troppo evidente. “Anche il costo di tutto ciò aumenta rapidamente, soprattutto per le nazioni piu’ povere. Il costo dei disagi per le famiglie e le aziende nei paesi a basso e medio reddito ammonta a ben 390 miliardi di dollari l’anno“.
L’importanza dei giovani
La cerimonia di apertura del World Leaders Summit alla Cop26 e’ stata inframezzata dagli interventi di giovani attivisti per il clima dai paesi in via di sviluppo, quelli che hanno meno responsabilità nel cambiamento climatico, ma ne subiscono le conseguenze maggiori. Ne è convinto lo stesso Draghi: “Le generazioni future ci giudicheranno per cio’ che otteniamo o che non riusciamo a raggiungere. Dobbiamo coinvolgerli, ascoltarli e, soprattutto, imparare da loro“.
L’intervento di Biden
Glasgow è il punto di slancio determinare la lotta contro il cambiamento climatico. E bisogna farlo per le giovani generazioni. Ne è convinto il presidente Usa Joe Biden che, intervenuto alla Cop26, ha detto: “Faremo quello che è necessario o faremo soffrire le future generazioni? Questo è il decennio decisivo sul clima, e la finestra si sta chiudendo rapidamente. Glasgow dee dare il calcio di inizio al cambiamento“. Per Biden “nessuno può farcela da solo” ed è quindi nell’interesse di tutti agire insieme.
E poi ha rilanciato i suoi piani: “Dobbiamo investire nell’energia pulita, ed è quello che faremo negli Usa, ridurremo le emissioni entro il 2030“.
La dichiarazione di Xi
Assente anche in questa occasione il presidente cinese Xi Jinping che ha deciso di inviare una dichiarazione scritta ai leader mondiali della Cop26. Il numero uno cinese ha invitato tutte le parti “a intraprendere azioni più forti per affrontare insieme la sfida climatica“. Xi ha sottolineato che attualmente gli effetti negativi del global warming “sono sempre più evidenti” e che “l‘urgenza di un’azione globale continua a crescere“. Il presidente ha avanzato tre suggerimenti basati sul mantenimento del consenso multilaterale, sul ricorso ad azioni pragmatiche e sull’accelerata alla trasformazione verde attraverso il ricorso all’innovazione scientifica e tecnologica.
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