Chiuse scuole e locali pubblici a Jilin
Coronavirus, la Cina torna in lockdown: nuova città isolata
In Cina si torna al lockdown. Dopo Wuhan questa volta ad essere isolata è stata la città di Jilin, nell’omonima provincia del nordest del Paese, dopo che ieri sei persone sono risultate positive al virus. Le autorità locali hanno imposto quindi un parziale lockdown, dopo la chiusura dei confini, con la sospensione dei trasporti, lo stop a scuole, locali pubblici, cinema, teatri e palestre. I residenti potranno lasciare la città ma solo con esito negativo al test dell’acido nucleico nelle ultime 48 ore e il rispetto di un rigido periodo di “auto-isolamento”.
Il timore è che la città di Jilin, con i suoi oltre 4 milioni di abitanti, possa trasformarsi in un nuovo focolaio di contagi proprio come negli scorsi mesi è accaduto a Wuhan nell’Hubei. La città, rimasta isolata per più di 70 giorni, ha registrato negli ultimi giorni un nuovo focolaio di contagio, con sei casi positivi. Per correre ai ripari le autorità hanno scelto di eseguire uno screening di massa con tamponi su circa 14 milioni di persone, tra residenti e popolazione mobile. La campagna durerà una circa una decina di giorni , con più di un milione di test al giorno.
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