Il coronavirus è pericoloso anche per i più giovani. Lo ha stabilito uno studio del Jama internal medicine dell’Università di Harvard. In una lettera di ricerca, gli scienziati di Harvard hanno rilevato che tra 3.222 giovani ricoverati in 400 ospedali americani tra il 1 aprile e il 30 giugno dopo essere risultati positivi al Covid-19, 88 sono morti, cioè circa il 2,7%.

Il New York Times rivela che tra i giovani del campione preso in esame, uno su cinque è stato ricoverato in terapia intensiva, mentre uno su dieci ha avuto bisogno della ventilazione artificiale. Tra i guariti invece 99 pazienti non sono stati dimessi subito, ma trasferiti in un altro reparto perché avevano bisogno di altre cure per riprendersi.
I più colpiti sono uomini, il 60%, e per una buona percentuale sono ispanici o neri. Rispetto alle donne, gli uomini hanno maggiore probabilità di aver bisogno di un respiratore. Sono anche quelli che registrano una maggiore percentuale di morte.

“Lo studio stabilisce che il Covid-19 è una malattia pericolosa per la vita di persone di ogni età”, ha scritto il dottor Mitchell Katz, vicedirettore dello Jama internal medicine. Secondo la ricerca, è comunque bassa la percentuale di persone che si ammalano e hanno bisogno di un ricovero. Il rischio per i giovani è pesante, aggravato dalla presenza di altre malattie.

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