“Correte, papà ha ucciso mamma”. E’ la telefonata disperata di una delle due figlie di Anna Cupelloni, la 57enne di Nepi, ma residente a Castel Sant’Elia (Viterbo), vittima dell’ennesimo femminicidio. La donna è stata uccisa sabato sera, poco dopo le 20, dal marito armato di un fucile da caccia. L’uomo, Ciriaco Pigliaru, 64enne di origini sarde, si è poi tolto la vita con la stessa arma.
La coppia, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri che indagano sull’accaduto, si stava separando anche se non erano emerse particolari frizioni negli ultimi tempi. Ieri sera, sabato 25 settembre, la tragedia davanti agli occhi impotenti della figlia che ha subito allertato le forze dell’ordine.
Il 64enne, dopo essere rientrato nella casa familiare che aveva abbandonato da qualche tempo, ha esploso un colpo di fucile verso la moglie, uccidendola, prima di farla finita. Secondo quanto apprende l’agenzia AGI, sono in corso indagini per risalire a chi ha fornito all’uomo l’arma del delitto, visto che non deteneva armi.
Un omicidio-suicidio che ha sconvolto la comunità di Castel Sant’Elia. “Non ce lo saremmo mai aspettato, conoscendolo sapevo che c’erano dei problemi nella coppia, ma non avrei mai immaginato questo” afferma una residente.
“Un dramma che ci coinvolge: la morte improvvisa dei coniugi, Ciriaco e Anna, qualcosa di tragico per tutta la nostra comunità”. Così in un post su Facebook Vincenzo Girolami, sindaco di Castel Sant’Elia. “Le parole sono strette, soprattutto nei momenti come questi. Esprimiamo il nostro cordoglio alle figlie, Valentina e Valeria, e a tutti gli altri familiari”, aggiunge.
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