Uccisa dall’ex marito un mese dopo la separazione. È l’ennesimo femminicidio in Italia, una conta da numeri ormai preoccupanti: vittima è Giuseppina Di Luca, madre di due figli già grandi, uccisa ad Agnosine, in Valsabbia, nel bresciano.

La donna, 46 anni, è stata raggiunta nella nuova abitazione dall’ex marito poco prima delle 8 del mattino: quest’ultimo l’ha colpita più volte con un coltello sulle scale della palazzina. La coppia ha due figlie di 21 e 24 anni.

Paolo Vecchia, 52 anni, dopo il delitto si è costituito ai carabinieri. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Vecchia avrebbe atteso l’ex moglie fuori dall’appartamento dove la vittima si era trasferita da circa un mese assieme a una delle figlie e l’ha colpita inseguendola lungo le scale con una decina di coltellate.

“Parliamo di una famiglia normale, due grandi lavoratori, non si riesce a capire davvero cosa sia scattato nella mente dell’uomo”, spiega sbalordito all’Ansa Giorgio Bontempi, sindaco di Agnosine. La vittima da un mese abitava al terzo piano di una palazzina che si affaccia proprio sulla sede del Comune.

Giuseppina Di Luca, secondo quanto riporta Repubblica, si era trasferita nel piccolo centro di 1600 abitanti dopo la separazione dal marito: prima della crisi matrimoniale Giuseppina e Paolo abitavano in un Comune limitrofo, quindi la scelta della vittima di trasferirsi con una figlia ad Agnosine, dove inoltre lavorava come operaia in un’azienda artigiana.

Sulla vicenda ovviamente è stata aperta una inchiesta, ma il quadro sembra già evidente: Vecchia non aveva accettato la separazione e conosceva perfettamente spostamenti ed orari dell’ex moglie, aspettandolo all’uscita di casa mentre Giuseppina si stava per recare a lavoro.

Redazione

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