Alfredo Cospito nuovamente trasferita in ospedale. A una settimana di distanza dal suo ritorno nel carcere milanese di Opera, dopo la sentenza della Cassazione che ha respinto l’istanza presentata dal suo difensore, l’avvocato Flavio Rossi Albertini, per annullare il regime di 41 bis a cui è sottoposto dallo scorso maggio 2022, l’anarchico, in sciopero della fame da 137 giorni, è stato trasferito per la seconda volta in poche settimane nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo su indicazione dei medici del carcere di massima sicurezza milanese.

Dopo la bocciatura da parte della Cassazione, Cospito ha infatti rifiutato l’assunzione di integratori (a partire dal potassio) che nelle settimane precedenti avevano portato a un miglioramento delle sue condizioni di salute. Sabato il medico Marco Crosignani, nel corso della visita in carcere, l’aveva trovato “molto affaticato”, constatando un abbassamento del sodio. “La situazione sta deteriorando rapidamente”, aveva detto lo stesso medico, chiedendo all’avvocato di anticipare una nuova visita a mercoledì.

Secondo quanto riferisce l’Adnkronos, il trasferimento di Cospito è stato reso necessario perché alcuni valori risulterebbero troppo alti rispetto alla norma, dunque gli esami medici, possibili solo in una struttura più adeguata, dovranno cercare di comprendere questi risultati ‘anomali’.

Nei giorni scorsi Cospito dal carcere con una lettera si era detto pronto a morire per far conoscere a tutti il 41bis“Ai vostri sporchi giochetti politici non mi presto – scrive – la mia morte porrà un intoppo a questo regime. Mi avete prima mortificato come il terrorista sanguinario poi mi avete santificato come l’anarchico martire che si sacrifica per gli altri, adesso mortificato di nuovo. In realtà il problema dello Stato italiano è che non si venga a sapere di tutti i diritti umani che vengono violati in questo regime. Ci dovevate pensare prima a mettere un anarchico qui dentro”.

 

 

 

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