Daniele Scardina non ci poteva credere: quando ha visto Francesco Facchinetti raccontare che la stella dell’MMA Conor McGregor gli aveva mollato un pugno in faccia, dal nulla, senza senso, all’Hotel Regis di Roma, dopo una serata insieme, l’ha presa sul personale, una ferita sull’orgoglio della categoria, quella dei fighter. Una parola per sintetizzare tutto: “Spazzatura”.

Scardina è pugile professionista, categoria supermedi. Originario di Rozzano, Milano, classe 1992, ha all’attivo da professionista 20 incontri, nessuna sconfitta, tutte vittorie, 16 ko. L’ultima vittoria lo scorso primo ottobre, all’Allianz Cloud di Milano, contro Juergen Doberstein. È il personaggio del momento nella boxe italiana, orfana di grandi profili capaci di attirare interesse e pubblico oltre gli appassionati. È stato fidanzato con la conduttrice Diletta Leotta, ha partecipato allo show di Rai1 Ballando con le Stelle, è molto attivo sui social e ha amici soprattutto nell’ambiente della musica trap con i protagonisti del genere che si vedono spesso e volentieri a bordo ring ai suoi incontri.

È un personaggio che si sta costruendo su tutti i fronti, non ultimo su quello della comunicazione e della popolarità mediatica. Per questo viene spesso criticato: apostrofato più come star dei social che come pugile. Al momento si può dire che è il ring a parlare per lui: sogna una chance mondiale. “Uno che si comporta come McGregor nel nostro mondo è considerato spazzatura. Noi siamo consapevoli che il nostro corpo è un’arma – ha detto senza mezzi termini al programma 105 Kaos in onda su Radio 105 – domenica mi sono svegliato, ho preso il telefono, ho visto la storia di Francesco e nel nostro gruppo ho scritto ‘ditemi che è uno scherzo’”.

La sfida a McGregor

È una roba terribile, noi pugili, noi sportivi siamo tenuti a dare l’esempio, dobbiamo essere un esempio di riscatto, di educazione, di unione, cosa che molte persone non fanno e un campione come Conor McGregor dovrebbe essere un grande esempio, dal momento che lo seguono milioni di persone. Quello che ha fatto è terribile senza quello che è accaduto è qualcosa di squallido perché noi sappiamo tutto il sacrificio che c’è dietro. Quando ho saputo di questa storia, mi è caduto un mito. Non si spiega, non si può spiegare, questo sport ti dà disciplina, ti dà educazione, ti dà rispetto. Indipendentemente da quello che può succedere, io non accetterei mai una provocazione, non mi permetterei mai di alzare le mani contro una persona”.

Insomma i pugili e i fighter in generale, soprattutto quelli più noti, hanno una responsabilità verso il pubblico e gli appassionati: “Il mio obiettivo è diventare campione del mondo, essere un esempio per i giovani, per le persone più grandi, per le persone che hanno un sogno e che magari non ci credono e vedono me come punto di riferimento. Il mio obiettivo sportivo è riuscire a combattere contro un pugile del calibro di Canelo Alvarez. Ora però ho anche tanta voglia di combattere contro McGregor”. E non sarebbe mica male per lui, un’occasione tanto improbabile quanto clamorosa visti i cachet da capogiro che crea un personaggio come McGregor – anche nella boxe, visto ilmatch-evento con Floyd Mayweather dell’agosto 2017.

La denuncia di Facchinetti

L’irlandese ha portato l’MMA a un altro livello di notorietà: attraverso il suo stile di combattimento, la sua personalità egocentrica, il suo trash talking aggressivo. È un mito globale, leggenda vivente della sua categoria, non nuovo a intemperanze ed episodi violenti e spiacevoli. “Io porto avanti la denuncia e ne parlo perché non possa succedere ad altre persone. Quello è un uomo altamente pericoloso – ha fatto sapere ieri Facchinetti a Radio 105Se dovesse chiamarmi l’avvocato di McGregor domani e offrirmi 10 milioni di euro, 10 milioni di euro, 10 santissimi milioni di euro per ritirare la denuncia e per ritirare tutto, io direi di no. Non m’interessa nulla dei soldi, non mi interessa nulla dell’hype, anche perché ho mal di testa tutto il giorno, devo portare questo collarino 8 ore al giorno per 16 giorni, ho un trauma cranico, ho una distorsione alla rachide cervicale che non so neanche cosa voglia dire. Questa storia a me non fa piacere; se potessi avere la macchina di Back To The Future tornerei indietro nel tempo e quel sabato, due giorni fa, non andrei lì”.

Il dj e showman aveva raccontato (il video con il racconto qui sotto) l’episodio occorso nella notte tra sabato e domenica sui social, mostrando alcune ferite sul volto, al labbro, al naso. Ha assicurato che se non ci fossero state le guardie del corpo il fighter non si sarebbe fermato. A confermare il suo racconto anche il cantante Benjamin Mascolo, in arte Benji, che ha descritto McGregor come un “drogato” e “alcolizzato”, ha confermato il racconto di Facchinetti. A quanto pare l’albergo non vuole concedere le immagini dell’episodio. Le indagini chiariranno i fatti.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.