Domenica di festeggiamenti in provincia di Napoli nonostante le restrizioni imposte dal governatore Vincenzo De Luca per l’emergenza coronavirus. Così in due comuni del Vesuviano, Terzigno e Trecase, sono andati in scena i ricevimenti per le celebrazioni di battesimi e comunioni che hanno coinvolto centinaia di persone.

Sono tre i ristoranti provvisoriamente chiusi dai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata. Non sono bastati i divieti imposti né tantomeno i continui appelli rivolti dai media a fermare tre ristoratori nei cui locali sono stati organizzati ricevimenti senza che fossero rispettate anche le più basilari norme di prudenza.

A Terzigno, i carabinieri della sezione radiomobile di Torre Annunziata hanno sanzionato il titolare di una villa in via Panoramica, all’interno della quale, durante il controllo, erano in corso ben quattro ricevimenti: tre comunioni e un battesimo per un totale di 102 persone divise in due sale. Multati anche i clienti che hanno voluto festeggiare i propri bambini nonostante il concreto pericolo di contagio.

Identico scenario a Trecase, in un locale per ricevimenti di via Cifelli: quattro comunioni in corso, contemporaneamente, per complessive 70 persone distribuite in due sale. “Solo” un ricevimento in corso in un’altra villa di via Cifelli a Trecase: il titolare e il capofamiglia sono stati sanzionati. In sala 30 persone.

BENEVENTO – Un ristorante è stato chiuso per cinque giorni e il titolare è stato multato a Cautano (Benevento) per aver consentito di festeggiare una prima comunione senza rispettare le misure anti-coronavirus. Al padre della festeggiata è stata contestata l’infrazione amministrativa di aver organizzato una cena con la partecipazione di persone estranee al proprio nucleo familiare. All’arrivo dei carabinieri, intervenuti su segnalazione di un cittadino, c’è stato un fuggi fuggi generale dalla sala ricevimenti, e i militari sono riusciti a intercettare circa 30 invitati, dei circa 50 presenti, rimasti nella sala ricevimenti.