I loro corpi, in avanzato stato di decomposizione, erano stati ritrovati lo scorso settembre nella villetta in cui vivevano. Il padre di 80 anni, la madre di 76, immobilizzata a letto in seguito a un ictus e il figlio di 54, anche lui da molti anni disabile a causa di un incidente stradale. Un caso  rimasto per mesi avvolto nel mistero e che ora è stato risolto grazie all’autopsia.

Il destino ha riservato una fine terribile alla famiglia Canullo. Secondo quanto emerso dagli esami il primo a morire è stato Eros, a causa di un malore. Mentre Angela Maria Moretti e il figlio della coppia Alessandro si sono spenti poco a poco, di inedia, dato che non c’era più nessuno a occuparsi di loro.

Il ritrovamento

A lanciare l’allarme era stata la sorella di Angela Maria, una donna di 77 anni residente a Milano, perché non  riusciva più a mettersi in contatto con i parenti. Quando i Vigili del Fuoco, il 118 e la polizia si sono recati nella villetta di Borgo Santa Croce a Macerata, il 6 settembre dello scorso anno, hanno trovato il cancello chiuso con catena e lucchetto. I soccorritori erano stati costretti a romperli per poter raggiungere la casa.

Le finestre erano chiuse. I corpi si trovavano in stanze diverse dell’abitazione: il padre in bagno, mentre madre e figlio in camera. Lei sul letto, lui invece a terra. 

Le cause della morte

All’inizio era stato ipotizzato un avvelenamento causato da esalazioni. Invece è stata una tragedia della solitudine.

Il lavoro per risalire alle cause della morte è stato lungo e complesso, proprio a causa delle condizioni delle salme. I risultati degli accertamenti, eseguiti dal medico legale Roberto Scendoni e dal tossicologo Rino Froldi durante l’autopsia effettuata l’8 settembre, e depositati nei giorni scorsi, hanno svelato una vicenda drammatica. Il padre è venuto a mancare per primo, a causa di un malore improvviso e letale, mentre la madre e il figlio sono stati consumati dalla privazione di acqua e cibo. Probabilmente sono morti tra la fine di giugno e i primi di luglio.

Eros Canullo, imprenditore in pensione, abitava con la moglie, logopedista per l’Anffas, e il figlio, profondamente segnato da un grave incidente stradale avvenuto quando era poco più che ventenne e che gli aveva causato problemi di deambulazione. Per muoversi infatti aveva sempre bisogno di assistenza e necessitava di cure continue. 

La famiglia, con il tempo, si era isolata. Due anni fa Angela Maria aveva avuto un ictus ed era rimasto solo Eros a occuparsi di tutto: della casa, delle necessità di sua moglie e suo figlio. Veniva aiutato, nelle emergenze, dalla Croce Verde. Una situazione di estrema difficoltà, che era stata segnalata anche da un amico e dai sanitari, in cui l’anziano assisteva i due familiari disabili. Fino al tragico epilogo.