Ilario Castagner era alla guida, in panchina, di quel Perugia che nella stagione 1978/1979 di Serie A non perse neanche una gara. Non era mai successo. È morto, l’allenatore passato alla storia per quel “Perugia dei miracoli” ma anche sulle panchine di Lazio, Milan e Inter. Aveva 82 anni. A dare l’annuncio il figlio Federico su Facebook. “Oggi se ne è andato il sorriso più bello del Calcio italiano”, si legge nel post. “Grazie a tutti i medici e al personale sanitario dell’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia che in queste ultime settimane si sono presi cura di lui. Ciao papá…”.

Castagner era nato a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, nel 1940. Aveva vestito da calciatore le maglie di Reggiana, Legnano, Perugia, Prato e Rimini. Sulle panchine dell’Atalanta era rimasto dal 1969 al 1974, alla guida delle giovanili, prima di passare al Perugia del Presidente Franco D’Attoma nel 1974.

Prima la promozione in Serie A, poi lo storico secondo posto dietro il Milan del decimo Scudetto: a soli tre punti dal tricolore. Era il 1980 quando Luciano Moggi lo volle alla Lazio, in Serie B. Dal 1982, sempre in serie B, passò al Milan retrocesso dopo lo scandalo del totoscommesse. Con i rossoneri centrò la promozione vincendo il campionato. Non venne confermato e passò all’altra sponda della Milano del calcio, l’Inter, dove restò per due anni. Ha allenato anche Ascoli, Pescara, Pisa, di nuovo il Perugia. A causa della rottura con il Presidente Gaucci avrebbe rassegnato le dimissioni dopo venti giornate chiudendo la carriera da allenatore.

Sempre al club umbro sarebbe tornato da direttore tecnico e presidente onorario, in ricostruzione dopo il fallimento della gestione Gaucci e la nuova presidenza di Vincenzo Silvestrini. Castagner è stato anche un apprezzato commentatore televsivo per Telemontecarlo, Mediaset Premium e Rai Italia. “La più evidente – rispeondeva in un’intervista nel 2018 sulle differenze tra il calcio attuale e quello passato – è la velocità del gioco, che costringe i calciatori ad avere altrettanti fotogrammi veloci nella propria testa, per avere una visione globale dell’azione, ad intuire un attimo prima dell’esecuzione la giocata giusta”.

Alla notizia della morte di Castagner annunciata questo pomeriggio allo stadio Renato Curi, in occasione del derby Perugia-Ternana, è partito un lungo applauso in onore dell’allenatore.”Oggi e’ un giorno triste per lo sport – ha scritto il sindaco di Perugia Romizi sui suoi canali social- ed è un giorno molto triste per la nostra città. Con Ilario Castagner se ne va una leggenda del calcio italiano. Un allenatore che ha scritto la storia di questo sport, l’artefice del Perugia dei Miracoli, il primo tecnico a chiudere un campionato di Serie A imbattuto, ma anche la figura di riferimento, paterna e carismatica, sempre pronto a correre in aiuto del ‘suo’ Perugia, come in occasione della cavalcata alla conquista della serie A del 1998. In mezzo pagine di grande calcio, vissuto, fra le altre, sulle panchine di Inter e Milan”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.