Siamo tutti schiavi di un algoritmo, quello che ci propone merci a tutto spiano mentre navighiamo sul web oppure compulsiamo Facebook, Instagram o Tik Tok oppure quando ordiniamo una pizza per cena usando un’applicazione. Alcuni ne hanno fatto un impiego redditizio, raggiungendo migliaia di interazioni è possibile monetizzare tale attività: il lavoro arriva a domicilio, visibilità in cambio di merce da pubblicizzare,
LA MISSION
Ma chi svolge la parte sporca del lavoro consegnandoci le merci a casa dopo il nostro click? Persone sfruttate come schiavi.  Ma ci sono schiavi e schiavi, Candido è uno degli “schiavi” che ci porta le merci a domicilio, ipersfruttato, spremuto come un limone ma poverissimo. Un Rider. Candido però pensa di vivere nel migliore dei mondi possibili, coltiva un amore virtuale, vive con la madre in una abitazione microscopica che tanto ricorda le periferie urbane del nostro paese ma ha una fede dura come la pietra in Pangloss, Grande fratello digitale che rassicura e dispone sulle esistenze dei cittadini. Questo racconta Guido Maria Brera insieme al collettivo i Diavoli nel suo ultimo romanzo, con il piglio di chi la finanza virtuale la conosce bene perché nella vita è un imprenditore che si occupa di finanza e gig economy, ha osservato e studiato la nascita e la crescita del fenomeno dal punto di vista storico e politico. Siamo arrivati al punto di accettare questo come il miglior mondo possibile, quello nel quale tutto è disponibile con un click sulla pagina di un negozio che di fatto non esiste. Candido è solo uno smistatore di merci. Formiche impazzite corrono giorno e notte in bicicletta per soddisfare bisogni indotti (un cellulare nuovo, una nuova consolle, un nuovo computer, scarpe, vestiti) relegandoci a umanoidi rinchiusi in tanti cubicoli che pigiano tasti. Qualcuno ci ha raccontato che saremmo potuti diventare tutti imprenditori di noi stessi senza sforzo, senza danni collaterali. Rimanendo comodamente seduti in poltrona la felicità arriva a domicilio con un accredito a fine mese.
COME BLADE RUNNER
Il Candido di Brera è la trasfigurazione dei Replicanti di Blade Runner, progettati per essere spremuti nei lavori più devastanti con la “piccola” differenza che lui è un essere umano, fatto di carne, ossa e sentimenti. Alla fine del film i Replicanti si ribellano cominciano a ricordare, a chiedere di vivere e amare. La domanda inquietante è se gli esseri umani rifiuteranno di diventare parti di un meccanismo di produzione, senza un’anima. La lotta di classe è diventata una guerra tra chi consuma (merci) e chi è consumato nel meccanismo della produzione delle stesse. La collettività si è trasformata in un Io che compulsa uno schermo in solitudine, un orrore.

 

 

Guido Maria Brera
con i Diavoli
CANDIDO
La Nave di Teseo

Patrizio J. Macci

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