Non siamo ancora entrati nel vivo della campagna elettorale ma i colpi di cannone tra i vari schieramenti arrivano puntuali. E quotidiani. A dar fuoco alle polveri ci ha pensato l‘assessore alla mobilità e vicesindaco di Roma, Pietro Calabrese. Uno che, diciamolo, non brilla per simpatia ma sa farsi rispettare. “Per i cittadini di Ostia servono trasporti migliori e la Roma-Lido deve essere centrale in quest’ottica”, le parole di Gualtieri ai cittadini del litorale. Parole che hanno fatto saltare sulla sedia il fumantino vicesindaco della Raggi: “Gualtieri sulla Roma-Lido deve citofonare a casa Zingaretti – tuona Calabrese dalla sua pagina Fb –  Noi abbiamo già presentato l’ipotesi per trasformarla da ferrovia a metro, ma il Pd continua a giocare a nascondino”.
L’ATTACCO DEL CAMPIDOGLIO

Gualtieri eviti di fare promesse che il suo partito ha ampiamente dimostrato di non voler mantenere – carica l’assessore comunale alla Mobilitù – prima di farle, ottenga dal Pd la credibilità, nei fatti, per poterle sostenere. Questa è la stessa promessa fatta da Zingaretti nella campagna elettorale del 2013, e in quella del 2018, quando affermava di voler “trasformare la Roma-Lido in metro di superficie…”. Dal Pd nulla di fatto. Per cui il progetto lo abbiamo avanzato noi, ma Zingaretti non ci ha mai risposto. Per la precisione il nostro progetto insieme alla trasformazione in metro prevede anche la diramazione della linea da Acilia Sud all’aeroporto di Fiumicino. Gli effetti sarebbero tali da far diventare la Roma-Lido la prima linea metro per passeggeri in tutta Italia. Con un collegamento veloce fra la rete dell’area metropolitana, il mare e l’aeroporto Leonardo da Vinci, andrebbe a beneficio non solo delle romane e dei romani, ma anche dei Comuni di cintura intorno alla Capitale. È quanto abbiamo pianificato per la rete integrata su ferro del nostro Pums: il nuovo collegamento diventerà la nuova linea E, unendo la vecchissima Roma-Ostia con la metro B. In una prima fase, la linea ferroviaria per Ostia diventerà una metro totalmente moderna con almeno 31 treni nuovi, per un investimento complessivo di soli 700 milioni, utile a diramare la linea sempre in superficie fino a Fiumicino, e tempi di realizzazione notevolmente ridotti rispetto a una metro da ricavare in profondità”.
RICHIESTE PROTOCOLLATE
Calabrese prosegue il suo attacco portando le prove di quello che dice: un dossier postato su Facebook in cui mette in evidenza tutta la corrispondenza con al Regione, rimasta, a suo dire, lettera morta. “Il nostro progetto era quello di  prendere in carico la presi la Roma-Lido per fare le manutenzioni e trasformarla in metropolitana connettendo l’arresto della rete e facendolo lo sfioccamento a Fiumicino. Lo stiamo proponendo da 5 anni ma la giunta Zingaretti questo percorso non l’ha voluto avviare perché, semplicemente, la metropolitana non la vuole. Volete una prova ulteriore? Nella nostra proposta per il Recovery abbiamo scritto trasformazione in metro e diramazione da Acilia Sud a Fiumicino. Loro invece hanno scritto solo diramazione a Fiumicino. Del migliore progetto per la Capitale non gli importa nulla, figuriamoci quanto gli può interessare il servizio. Zingaretti&Co ciclicamente si rivendono finanziamenti disponibili dal 2016, che non sono mai riusciti a spendere, 180 milioni di euro per la precisione, che nel DEF2018 era indicati come funzionali alla trasformazione della Roma Lido PROPRIO in metropolitana. La devono smettere di prendere per i fondelli tutte le romane e i romani. Ora mandano allo sbaraglio anche il loro candidato Gualtieri dichiarando esattamente l’opposto di quanto hanno dimostrato di NON voler fare. Sono 8 anni che sulla Roma-Lido stanno massacrando un servizio che prima del loro avvento aveva una frequenza in ora di punta di 7 minuti. Forse Alessandri non ricorda che la linea è in carico alla Regione Lazio, dal 1997. Forse non ricorda che la linea va ancora avanti solo per i treni messi a disposizione, gratuitamente, da anni, da parte di Roma Capitale”.

L’AFFONDO DI CALENDA

Sul tema è intervenuto anche Carlo Calenda (Azione) che fa un’analisi impeccabile: “La Roma-Lido è la peggior ferrovia d’Italia per Legambiente. Va trasformata in metropolitana e i soldi ci sono. Gualtieri (PD) dice sì, assessore (PD) della Regione dice no, Calabrese (M5S) dice sì ma “dipende dalla Regione”, che governano insieme al PD. E i pendolari aspettano”.

Sofia Unica

Autore