Una svolta a destra. Dopo l’uscita dal Movimento 5 Stelle (fu uno dei fondatori della base romana dei grillini), Marcello De Vito, passa con Forza Italia. Il passaggio del presidente dell’Aula Giulio Cesare in carica  nello schieramento del centrodestra è stato annunciato questa mattina in Campidoglio dal coordinatore nazionale del partito azzurro Antonio Tajani e il coordinatore di Roma Capitale Maurizio Gasparri. Una scelta di rottura con il passato e di rilancio verso il futuro, le parole di De Vito.
SCELTA DEL CANDIDATO SINDACO
«A differenza della sinistra noi avremo un solo candidato sindaco. Si sceglierà domani», ha annunciato il coordinatore nazionale del partito azzurro Antonio Tajani. Presente il coordinatore di Roma Capitale Maurizio Gasparri. «Roma non può essere trattata come una città qualsiasi. È il biglietto da visita del nostra Paese. Ci sono molte cose che non vanno, bisogna cambiare, ed è in corso una straordinaria mobilitazione da parte di Forza Italia con consensi e nuove adesioni», ha aggiunto Tajani ricordando che «noi abbiamo posto sul tavolo del centrodestra il nome di Gasparri, vedremo cosa accadrà domani». Al momento il nome in pole è quello di Enrico Michetti.
SCELTA DI CAMPO
Michetti, infatti, ha fatto “innamorare” Giorgia Meloni che è riuscita, a sua volta, a trasmettere le qualità del suo candidato anche a Matteo Salvini. Questo nonostante pressioni e liste di nomi politici e non. La Meloni, nonostante la base (anche del suo partito) non sia convintissima dell’appeal che Michetti saprà trasmettere all’elettorato. Avvocato, professore di Diritto degli enti locali presso l’Università di Cassino e profondo conoscitore della vita amministrativa della Capitale Michetti avrà il compito di sfidare Virginia Raggi, Roberto  Gualtieri e l’agguerritissimo Carlo Calenda.
EMOZIONATO
«Emozione e soddisfazione». Lo ha detto il presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito annunciando di entrare in Forza Italia, oggi, nel corso di una conferenza stampa in presenza del coordinatore nazionale del partito azzurro Antonio Tajani e del coordinatore di Roma Capitale Maurizio Gasparri. De Vito ha lasciato il Movimento 5 stelle lo scorso 24 maggio, spiegando sui social di non avvertire «più alcun senso di appartenenza» a causa «delle tante capriole ideologiche degli ultimi due anni» del M5s. «Entro in una forza politica storica, che ha fatto la storia del Paese e che ha radici ideologiche profonde popolari e liberiste. Sono estremamente contento. Come sapete ho lasciato il Movimento 5 stelle perchè le contraddizioni interne erano troppe e non mi sentivo più rappresentato», ha continuato De Vito. Poi un commento sul suo passato. Non è stata l’inchiesta sullo Stadio della Roma, in cui è coinvolto, a far scegliere a Marcello De Vito di passare in Forza Italia. Lo ha detto oggi il presidente dell’Assemblea capitolina nel corso di una conferenza stampa. «La scelta sarebbe stata identica anche non in pendenza di una vicenda giudiziaria: mi sarei rivolto comunque a Forza Italia perché è la forza politica che sento mia», ha spiegato De Vito, che è stato arrestato nel 2019 perchè coinvolto in uno dei filoni dell’inchiesta sullo Stadio della Roma. «Il comportamento del Movimento 5 stelle e dei suoi principali esponenti», ha aggiunto De Vito «credo sia stato inqualificabile ma non è stato un elemento decisivo rispetto alla scelta che ho fatto oggi. Infatti la faccio oggi e non allora». 

Franco Pasqualetti

Autore