Lo scenario è ancora incerto, e l’appoggio di una maggioranza solida è tutto da dimostrare, ma il solo accostamento di Mario Draghi alla Presidenza del Consiglio ha avuto effetti positivi sui mercati finanziari italiani. La scelta di Mattarella di un “esecutivo di alto profilo” da affidare a una personalità stimata anche a livello internazionale come l’ex presidente della Bce ha rassicurato Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib partito a +1,75% e arrivato a metà mattinata a fissarsi su un rialzo del 2,2%.

La fiducia cresce e lo spread scende: il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi apre a 106 punti base e si attesta adesso sui 103, 10 in meno di ieri, in attesa dell’esito del colloquio tra Mattarella e Draghi che potrebbe addirittura farlo precipitare sotto la soglia psicologica del 100.

Tra i titoli, spicca il rialzo di Atlantia (+5,6%), di Poste (+5,19%) e del comparto bancario, con Intesa SanPaolo in testa (+5,6%). In ribasso c’è solo Tenaris (-1,3%). Oltre alla situazione interna e allo spiraglio di una nuova stabilità, a incoraggiare gli investitori ci sono anche i numeri della pandemia e la scelta dei democratici degli Stati Uniti di andare avanti da soli sul maxipiano di sostegno all’economia.

In rialzo infatti quasi tutte le principali Borse europee. Francoforte guadagna lo 0,85% a 13.955 punti, Londra lo 0,72% a 6.610 punti e Parigi lo 0,85% a 5.582 punti. Gli investitori sembrano fiduciosi su una rapida approvazione del nuovo pacchetto di stimoli Usa.

L’effetto Draghi si fa subito sentire subito anche sui bancari: Bper scatta di oltre il 9%, Banco Bpm del 6,17%, Intesa del 6,89% e Unicredit del 7,1%. In un report mattutino di quest’ultimo, gli analisti hanno comunque ricordato il ruolo “chiave” che giocherà il M5s. In ogni caso, “dato l’alto profilo di Draghi e la pressione esercitata dal presidente Mattarella, le probabilità più alte sono che la soluzione della crisi sia la formazione di un governo istituzionale. E questo probabilmente sarà visto, specialmente dai mercati, come un’ottima soluzione almeno nel breve periodo”.

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Napoletano, Giornalista praticante, nato nel ’95. Ha collaborato con Fanpage e Avvenire. Laureato in lingue, parla molto bene in inglese e molto male in tedesco. Un master in giornalismo alla Lumsa di Roma. Ex arbitro di calcio. Ossessionato dall'ordine. Appassionato in ordine sparso di politica, Lego, arte, calcio e Simpson.