Ilaria Cresci ha lottato per una notte intera. Era stata investita, travolta da un camper in un tragico incidente dalla dinamica ancora da accertare. Falciata davanti al marito e al figlio, un bimbo di appena cinque anni che i genitori avevano portato in un negozio di giocattoli. Era una sera in famiglia, tutta per il piccolo, si è trasformata in tragedia ad Arezzo. Sull’episodio lavora la Polizia Municipale.

Ilaria Cresci era originaria di Firenze ma era residente a Rapolano Terme, avrebbe compiuto 35 anni tra qualche giorno, a dicembre. Lunedì sera stava uscendo dal parcheggio di un mega-store per bambini quando è stata travolta da un camper. Stava attraversando la strada, non è chiaro se sopra o al di fuori delle strisce pedonali. Il marito e il figlio erano lontani solo pochi passi, in via Romana. Non hanno visto il tragico impatto, quando si sono girati hanno visto la donna a terra.

Il conducente del camper si è subito fermato, i soccorsi del 118 hanno capito subito che la situazione era gravissima. Cresci è stata trasportata all’Ospedale Careggi a Firenze in elisoccorso. La donna ha lottato una notte intera. Non ce l’ha fatta, troppo gravi le ferite riportate. È arrivata prima la dichiarazione di morte cerebrale, poi è cominciata l’operazione di espianto e di donazione degli organi. Sconvolta la comunità di Rapolano, appena cinquemila abitanti, dove la donna viveva con la famiglia.

Il camper è stato subito sequestrato. L’uomo alla guida è stato sottoposto ai test di alcol e droghe ed è risultato negativo a entrambi. Su di lui pende comunque l’accusa di omicidio stradale. Secondo il media locale La Nazione, al vaglio degli inquirenti anche le versioni di probabili testimoni presenti sul posto dell’incidente al momento del tragico schianto.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.