L’azienda anglo-svedese, AstraZeneca non sta vivendo uno dei suoi migliori momenti. Dopo che il vaccino è stato limitato in molte nazioni a seguito dei sui effetti collaterali, per l’azienda è arrivato un altra doccia gelata. E’ ormai da tempo che stavano conducendo uno studio sul farmaco Farxiga. Questo particolare medicinale, è infatti utilizzato per i pazienti affetti da diabete. I ricercatori dell’azienda farmacologica hanno provato a vedere se Farxiga potesse essere d’aiuto anche per i pazienti ospedalizzati a causa del Covid-19 che sono a rischio. I dati raccolti, però, non hanno raggiunto una significatività statistica nel ridurre il rischio di peggioramento della malattia e morte in tali pazienti, dunque la sperimentazione è stato annullata.

Lo studio, come riportato dalla Reuters, è stato condotto su 1.250 pazienti ospedalizzati con Covid-19 per 30 giorni cui oltre alla cura standard gli è stato somministrato anche Farxiga. I pazienti in questione soffrivano, anche in precedenza al Covid-19, di ipertensione, malattie cardiovascolari e insufficienza cardiaca, diabete di tipo 2 o malattia renale cronica e l’azienda farmacologica ha affermato che il profilo di sicurezza e tollerabilità per il farmaco era coerente con il profilo di sicurezza stabilito del medicinale.

Tuttavia, la società ha anche lavorato allo sviluppo di nuovi trattamenti e al riutilizzo dei farmaci esistenti per prevenire e curare le infezioni da coronavirus. Infatti, un ulteriore trattamento progettato per trattare la malattia piuttosto che prevenirla è un “cocktail” di anticorpi chiamato AZD7442. Questo trattamento, che è in fase avanzata di sperimentazione, è uno dei tanti in fase di sviluppo per combattere il Covid-19, e AstraZeneca non è l’unica azienda che punta a ottenere un risultato del genere. A marzo, AstraZeneca ha dichiarato che avrebbe fornito fino a mezzo milione di dosi extra del cocktail di anticorpi agli Stati Uniti, sulla base di un contratto dell’ottobre 2020 per forniture iniziali di 200.000 dosi, per un valore di 726 milioni di dollari.

Non è la prima volta che l’azienda AstraZeneca sospende una sperimentazione che punta alla sconfitta totale del coronavirus. Ma già a inizio mese era arrivata la notizia, annunciata dall’università di Oxford, che le sperimentazioni che aveva coinvolto circa 330 volontari di età compresa tra i 6 e i 17 anni era stata sospesa. Questo studio era partito a febbraio ma si è concluso con l’effetto opposto. “Sebbene non ci siano preoccupazioni per la sicurezza nella sperimentazione pediatrica, attendiamo ulteriori informazioni dall’Mhra sui rari casi di trombosi e trombocitopenia che sono stati segnalati negli adulti, prima di somministrare altri vaccini”, ha spiegato il professor Andrew Pollard.  Il vaccino anti-covid Pfizer-BioNTech, al contrario, risulta efficace e sicuro anche per gli adolescenti dai 12 ai 15 anni. A farlo sapere le aziende stesse. Efficace al 100% nel prevenire la malattia sintomatica, secondo i trial.

Per AstraZeneca – che nel frattempo ha cambiato il nome del vaccino in Vaxzevria – in Italia c’è ancora scetticismo causato anche alla totale confusione per i cittadini che non sanno più se sarà somministrato solo agli over 60 e non più agli under 30. Il mese scorso diversi Paesi avevano già sospeso l’uso del preparato per diversi giorni. I quattro giorni di stop in Italia, a seguito delle diverse morti post-vaccinazione, avevano fatto saltare circa 200mila somministrazioni. Ad aiutare l’azienda non sono bastate però le rassicurazioni dell’Ema, l’Agenzia Europea del Farmaco o dell’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco. Per AstraZeneca, il fallimento di Farxiga non migliora di certo la sua reputazione mondiale. In Italia le regioni chiedono chiarezza e sono in molti che stanno rifiutando la somministrazione del vaccino anti-covid anglosvedese.

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Laureata in relazioni internazionali e politica globale al The American University of Rome nel 2018 con un master in Sistemi e tecnologie Elettroniche per la sicurezza la difesa e l'intelligence all'Università degli studi di roma "Tor Vergata". Appassionata di politica internazionale e tecnologia