“Assisto allibito all’impennata dei prezzi delle mascherine. Difenderò sempre i colleghi, ma qualora dovessi avere la certezza di un rincaro eccessivo non farò sconti a nessuno”: a parlare è Nicola Stabile. Il presidente di Federfarma Campania racconta che per il momento, dai controlli effettuati dalle autorità, poche farmacie hanno approfittato della situazione di emergenza per aumentare a dismisura i prezzi. Abbiamo chiesto a Stabile di fotografare la situazione delle farmacie in queste settimane caratterizzate dall’emergenza covid-19.

Riuscite a soddisfare la richiesta di gel igienizzanti e mascherine?
“C’è stata una corsa alla produzione, ora non c’è una farmacia campana che non abbia il gel. Per quanto riguarda le mascherine, con lo sblocco delle importazioni e la produzione da parte di aziende che prima facevano altro, anche questo problema dovrebbe essere risolto entro una settimana. Dobbiamo invece lavorare sulle mascherine ffp2 e ffp3 utilizzate in ambiente sanitario. La Protezione Civile, insieme con la Regione, sta facendo un lavoro eccezionale anche per distribuire le mascherine chirurgiche ai più bisognosi. Ne abbiamo già consegnate 15mila”.

C’è stato un incremento della vendita di ossigeno?
“Non siamo in emergenza ossigeno. Il consumo è aumentato, anche il paziente in terapia domiciliare può avere bisogno di ossigenoterapia, ma riusciamo tranquillamente a rispondere alle esigenze della popolazione. È importante riportare le bombole in farmacia: così, in caso di impennata dei contagi da Covid-19, saranno subito disponibili”.

C’è stata una corsa indiscriminata all’acquisto del Plaquenil?
“Sì. La notizia dei benefici sui pazienti affetti da Covid-19 ha generato una psicosi e un utilizzo del farmaco non conforme alle sue caratteristiche, tanto che molti pazienti che lo assumevano per la cura dell’artrite reumatoide non riescono a reperirlo in farmacia. Ma il problema è che la casa farmaceutica “Sanofi” non rifornisce più le farmacie, ma dirotta il medicinale alle aziende ospedaliere. Chi ne avesse bisogno, deve rivolgersi direttamente all’Asl di competenza che poi erogherà il farmaco”.

Cosa pensa della possibilità di rendere disponibili alcuni farmaci anti-Covid nelle farmacie?
“Se il Ministero della Salute individuerà una terapia domiciliare, siamo a disposizione del sistema sanitario.Agire in fretta sui primi sintomi può limitare i danni e far guarire più in fretta il paziente. Iniziando subito una terapia farmacologica a casa, si può evitare l’ospedalizzazione così da non ingolfare i reparti di terapia intensiva”.

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Giornalista napoletana, classe 1992. Vive tra Napoli e Roma, si occupa di politica e giustizia con lo sguardo di chi crede che il garantismo sia il principio principe.