Sembra essere tornata una parvenza di normalità a Mondragone, la città del litorale casertano dove nelle ultime 24 ore vi sono stati scene di tensione e guerriglia tra la comunità bulgara residente nei cosiddetti Palazzi Cirio, dove è scoppiato un focolaio di Coronavirus, e i residenti locali.

FURGONE IN FIAMME – L’ultimo episodio di tensione è stato registrato nella notte proprio nell’area dei Palazzi Cirio, da lunedì zona rossa a causa di una cinquantina di contagi da coronavirus. Verso le 2 infatti sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per l’incendio di un furgone in viale Margherita, a ridosso dei palazzi. Il mezzo, di proprietà di un residente bulgaro, stando ai primi accertamenti è stato incendiato con una molotov.

L’ARRIVO DEI MILITARI – Nella serata di giovedì, dopo la richiesta del governatore della Campania Vincenzo De Luca, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha inviato un contingente di 50 militari per aiutare le forze dell’ordine locali a presidiare l’area e a mantenere l’ordine pubblico.

GLI SCONTRI DI IERI – Quanto agli scontri di giovedì, è di un poliziotto lievemente ferito, diverse auto danneggiate e lanci di sedie e pietre tra italiani e i componenti della comunità bulgara di etnia rom il bilancio della giornata ad alta tensione.

I problemi sono nati dopo che diverse persone bulgare avevano inscenato una manifestazione di protesta in strada, per chiedere assistenza e rivendicando il diritto di uscire dalla zona rossa per andare a lavorare, la maggior parte di loro è impiegata nei campi agricoli della zona domizia e del basso Lazio. La protesta dei residenti dei Palazzi Cirio ha provocato una contro-manifestazione dei mondragonesi, che si sono presentati nel pomeriggio sotto gli ex Palazzi Cirio (cinque edifici in totale: palazzo Drago, palazzo Roma, palazzo A-G, palazzo Nuovo Messico, palazzo California), chiedendo provvedimenti contro la comunità bulgara. Agli insulti e alla vandalizzazione di alcune vetture i residenti hanno risposto con un lancio di sassi e persino una sedia da un balcone, con un poliziotto rimasto ferito in modo non grave alla testa.

DE LUCA MINACCIA LA ZONA ROSSA TOTALE – Il presidente della Regione De Luca ha annunciato il prolungamento della zona rossa, che scade martedì 30 giugno, per ulteriori 15 giorni, mentre partiranno da questa mattina i test a tappeto sul territorio per accertare il contagio da Covid-19. Intervenendo quindi ai microfoni del Tgr Campania, De Luca è stato chiaro: “Se dovessimo avere 100 positivi dopo 3/4 mila tamponi di screening, sarà chiusa tutta Mondragone. Sono stato chiaro? Io sono abituato a parlare chiaro”, ha ‘minacciato’ il governatore.

SALVINI SARA’ A MONDRAGONE – Ad approfittare della situazione è il leader della Lega Matteo Salvini: “Nu piatt vaca’nt. Tante scene, a partire dalle sparate sul lanciafiamme, ma alla prova dei fatti il piatto è vuoto”, scrive l’ex ministro riferendosi al governatore De Luca. Salvini quindi annuncia che martedì prossimo sarà proprio nella città del litorale domizio.

 

 

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