Da zio di un paziente valutato con codice verde al pronto soccorso dell’ospedale del Mare di Napoli si è improvvisamente trasformato in medico, pretendendo assistenza immediata perché il quadro clinico del nipote 22enne era più grave di quanto diagnosticato dai sanitari. Così ha prima iniziato a insultare medici e infermieri, poi non contento si è scagliato contro tre guardie giurate intervenute in loro difesa, aggredendole con una stampella.

Il bilancio della notte di follia andata in scena martedì sera, 1 giugno, è di tre agenti feriti: due con 15 giorni di prognosi, una con 20 giorni di prognosi per un trauma cranico facciale con ematomi multipli al volto ed escoriazioni al setto nasale e contusioni al polso destro.

Necessario l’intervento dei carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli che hanno denunciato l’uomo, un 66enne incensurato, per lesioni personali minacce e interruzione di pubblico servizio.

Si tratta dall’aggressione numero 26 dall’inizio del 2021 nei confronti del personale sanitario napoletano. “Non è più ammissibile lavorare in queste condizioni, non sussistono i requisiti di sicurezza e tranquillità necessari a svolgere il nostro delicatissimo lavoro” sottolinea Manuel Ruggiero, presidente dell’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.