Quello che so di loro
Forza Italia è roba di Tajani: il compagno di scuola e il parente come capigruppo, la sede romana e il cambiamento che può aspettare

Forza Italia oggi è in mano ad Antonio Tajani e ai suoi cari. Tajani è segretario nazionale, vicepresidente del Ppe, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri. Un suo compagno di scuola, Maurizio Gasparri, è capogruppo al Senato; un suo parente, Paolo Barelli, è capogruppo alla Camera. Tutti e tre stanno nel Lazio: un fatto politico, non geografico. FI ha avuto origine in Lombardia, dove Silvio Berlusconi è nato e ha dato vita al partito e alle sue aziende. Con la scomparsa di Berlusconi, Forza Italia ha perso identità e ha cambiato pure città.
La Forza Italia di Roma
Essere di Roma, con i protettorati nelle Regioni meridionali, ha significato per FI perdere contatto con la parte del Paese più produttiva, più innovativa, più moderna, più proiettata verso l’Europa. Con il passaggio da Milano a Roma, Forza Italia da liberale è diventata clericale.
Cambio al comando?
Una rinascita politica e culturale del partito può quindi partire solo da Milano. Ma per una rinascita occorrono persone nuove: serve che i dirigenti attuali, compresi quelli milanesi e lombardi, facciano un passo indietro. È necessario che il partito si apra davvero, non soltanto offrendo qualche candidatura, ma cambiando linea e guida politica. Non è più tollerabile che tutte le cariche siano ricoperte dalla stessa persona o da persone della stessa area, né serve la lottizzazione dei quattro vicesegretari, un presidente di Regione del Nord, uno del Sud, un giovane, una donna.
Il problema di Forza Italia
Cambiata guida, Forza Italia deve riacquistare, magari proprio dalle elezioni comunali di Milano, iniziativa e centralità politica; deve essere pronta ad alleanze diverse, senza subalternità, sulla scia di quanto accade in Europa, recuperando la sua funzione moderata e riformatrice. Infatti riformatrice FI non lo è più: si astiene sulla cittadinanza, rinvia il fine vita, vota nuovi reati, sta con i no-vax. E i moderati, per loro natura, si oppongono agli estremismi, ma ora Forza Italia governa con gli alleati degli estremisti. Questo è il problema.
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