Israele bombarda la Striscia di Gaza da nord a sud, Usa, Qatar ed Egitto lavorano a un nuovo cessate il fuoco. A confermarlo è il segretario di Stato americano Antony Blinken che in un post su X ha scritto di aver “parlato con il primo ministro del Qatar Al Thani degli sforzi in corso per facilitare il ritorno in sicurezza di tutti gli ostaggi e per aumentare ulteriormente i livelli di aiuto ai civili a Gaza”. Secondo i media del Qatar, il Primo ministro, lo sceicco Mohammed Bin Abdulrahman al-Thani, ha discusso con il segretario di Stato americano dei continui sforzi per il cessate il fuoco e la de-escalation a Gaza: Al-Thani ha detto a Blinken che la ripresa dei combattimenti ha complicato gli sforzi di mediazione e ha aggravato la situazione umanitaria a Gaza.

Il primo ministro qatariota ha espresso la condanna del Qatar nei confronti di chi prende di mira i civili, soprattutto donne e bambini, e delle “punizioni collettive” in qualsiasi circostanza, e ha sollecitato l’apertura di corridoi umanitari a Gaza per garantire un passaggio sicuro e gli aiuti ai civili.
I raid israeliani nelle ultime ore hanno colpito la Striscia di Gaza attaccando diverse località in tutta l’enclave palestinese. Lo riferiscono i media israeliani che hanno segnalato attacchi aerei nella parte orientale di Gaza City, a Khan Yunis nel sud, a Jabalya nel nord e a Deir al-Balah nel centro. Intensi raid aerei sono stati segnalati in particolare a Khan Yunis, dopo che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato l’espansione dei combattimenti a sud della Striscia di Gaza.

Appello Unicef: “Fermatevi, numero enorme di vittime tra bambini”

Il bombardamento israeliano del sud di Gaza è “il peggior bombardamento della guerra in questo momento”. Lo ha detto il portavoce dell’Unicef James Elder in un messaggio su X. “Sto assistendo a un numero enorme di vittime tra i bambini. Abbiamo un ultimo avvertimento per salvare i bambini e la nostra coscienza collettiva”, ha aggiunto. “La Striscia di Gaza è di nuovo il luogo piu’ pericoloso al mondo per essere un bambino” ha aggiunto la direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell sulla ripresa dei combattimenti a Gaza, dopo sette giorni di tregua. “Prima della pausa secondo le notizie, più di 5.300 bambini palestinesi sono stati uccisi in 48 giorni di bombardamenti incessanti, un dato che non include molti bambini ancora dispersi e presumibilmente sepolti sotto le macerie. Se la violenza dovesse tornare su questa scala e intensità, possiamo presumere che altre centinaia di bambini saranno uccisi e feriti ogni giorno. E se non saremo in grado di far arrivare acqua, cibo, forniture mediche, coperte e vestiti caldi a chi ne ha bisogno, ci troveremo di fronte a una catastrofe umanitaria. La pausa umanitaria ha permesso di aumentare le consegne di aiuti di prima necessita’ a Gaza e in tutta la regione.

Morto ostaggio israeliano a Gaza

Intanto è morto a Gaza Yonatan Samerano, 21 anni di Tel Aviv, preso in ostaggio da Hamas dopo essere stato ferito durante il massacro del festival Nova a Reim il 7 ottobre, la sua famiglia è stata informata, come riportano i media israeliani. Il giovane aveva cercato di fuggire raggiungendo il vicino kibbutz di Reim, dove un altro gruppo di terroristi lo aveva rapito. L’esercito di Israele ha invece annunciano che altri tre soldati sono stati uccisi ieri combattendo contro Hamas nella Striscia di Gaza, portando a 401 il bilancio delle vittime militari dall’inizio della guerra il 7 ottobre.

Bombardamenti a Gaza, il bilancio delle vittime secondo Hamas

Circa 316 persone sono state uccise e altre 664 ferite dai bombardamenti israeliani nelle 24 ore tra il pomeriggio del 2 dicembre e il pomeriggio del 3 dicembre, secondo il Ministero della Sanità di Gaza. Lo fa sapere Al Jazeera. Intanto una dichiarazione rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri giordano ha affermato che un cittadino giordano senza nome è stato ucciso e suo fratello è stato gravemente ferito a seguito di un attacco israeliano nella Striscia di Gaza. Il comunicato non ha specificato in quale zona di Gaza sia avvenuto l’attacco mortale. L’ambasciatore Sufyan Al-Qudah, portavoce del ministero, ha dichiarato che sono stati presi contatti con le famiglie delle due vittime. Il fratello ferito sarebbe in coma e viene curato all’ospedale Baptist nell’enclave assediata. La dichiarazione ha anche affermato che la Giordania ritiene il governo israeliano “pienamente responsabile” per la sicurezza di tutti i cittadini giordani rimasti a Gaza. Al 20 novembre, c’erano 741 cittadini giordani a Gaza, secondo l’elenco del ministero.

Redazione

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