La mostra dell'Arte Cinematografica
Gianfranco Gallo e la provocazione su Venezia: “Stesso attore in 3 film, è la fine del Cinema napoletano?”

È anche polemica, e non solo luci dello spettacolo e red carpet, per Napoli e i suoi attori e registi durante il Festival dell’Arte Cinematografica di Venezia, in corso sulla laguna fino a sabato 11 settembre. Ad accendere la polemica sui social network è Gianfranco Gallo, attore, cantante e drammaturgo italiano, figlio del cantante Nunzio Gallo e fratello dell’attore Massimiliano Gallo.
L’attore entra a gamba tesa, in un discorso che esula da Venezia, e che rimbalza su Napoli (ma non solo), sul suo ambiente artistico e in particolare cinematografico. “Che poi, con tutto il rispetto per la sua bravura – ha scritto su Facebook Gallo – inquadrandola dal punto di vista degli attori, uno stesso interprete in tre films a Venezia, è il trionfo del Cinema napoletano o la sua fine? Chiaramente tutti lo pensano, ma io solo lo dico”.
A chi si riferiva Gallo? A Toni Servillo. L’attore nato ad Afragola è in tre film a Venezia. Da protagonista in Qui rido io di Mario Martone sulla vita di Eduardo Scarpetta, nei panni del padre del protagonista in È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino e in Ariaferma di Leonardo di Costanzo (Fuori Concorso).
Il post di Gallo ha provocato diverse reazioni. E anche alcuni commenti che tirano in ballo i timori di produttori e registi nel rischiare, la politica, il “potere contrattuale” delle agenzie. Alcuni comunque riconoscono il talento di Toni Servillo e in particolare la sua interpretazione in La Grande Bellezza, il film che valse a Sorrentino il Premio Oscar al Miglio Film Straniero.
© Riproduzione riservata