Da settimane la procura di Roma lavora per individuare la cerchia dei ‘vip’ che hanno ottenuto green pass falsi dal medico romano Alessandro Aveni, che ora rischia la sospensione. Nella giornata di ieri, nove certificati verdi falsi sono stati sequestrati dai carabinieri del Nas e diversi sono gli indagati per falso. Per gli inquirenti questi pass sarebbero stati utilizzati per aggirare l’obbligo di esibire il certificato nei ristoranti e negli altri luoghi chiusi.

Il tramite famoso

A risaltare nel registro degli indagati è il nome di Pippo Franco. L’attore del Bagaglino, secondo quanto riporta il quotidiano la Repubblica, sarebbe arrivato al medico Aveni grazie al dottore Antonio De Luca. Il suo volto appare sorridente in numerose fotografie al fianco di quelli di personaggi famosi, dall’imprenditore Cecchi Gori all’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, da Valeria Marini a Vittorio Sgarbi.

Il professionista avrebbe indirizzato i suoi pazienti verso il medico no vax Aveni per ottenere il green pass falso. La figura di De Luca è nota anche alle cariche dello Stato: solo qualche mese era stato in Senato per ricevere il Leone D’Oro, uno speciale riconoscimento alla carriera.

Ma a conquistare i cuori della Roma ‘vip’ sono le feste organizzate dal medico, dove  partecipano imprenditori, personaggi della tv e delle istituzioni, professionisti che prestano i loro servigi solo a una clientela esclusiva.

“Il covid non uccide”

Adesso il medico è accusato di aver fatto da tramite tra i furbetti del vaccino e il dottore Aveni che emetteva green pass falsi. De Luca sarà presto ascoltato dagli inquirenti così da poter dare la sua versione dei fatti.

Ma emergono dettagli anche sull’idea che De Luca ha sul coronavirus. Durante la prima ondata, in tv e sui social il medico amico dei ‘vip’ ha più volte sottovalutato il pericolo del Covid-19. E davanti alle telecamere rasserenava tutti: “Non è un virus che uccide, non è un virus letale. Sovente in televisione non dicono quanti morti ci sono stati con l’Ebola, con la Sars, con la Spagnola o con la Asiatica (…) i morti ci sono stati in particolare per quelle persone che avevano altri problemi di salute”. E ancora: “Con le precedenti influenze ci sono stati più morti. Non allarmatevi, state tranquilli e state sereni”.

Peccato però che i numeri sulla strage da Covid raccontino un’altra storia. E sul ruolo dei due medici, saranno gli inquirenti a dover chiarire le cose.

 

Redazione