Come ogni lunedì l’ora di punta del mattino sui mezzi pubblici napoletani è stata affollata. Ma da oggi, 6 dicembre, vige una novità: è obbligatorio essere in possesso del Green Pass per accedere a bus, metropolitane e funicolari. Gli utenti si aspettavano controlli: c’è chi si è anticipato temendo la calca nelle file ai tornelli e chi lo aveva a portata di mano. Ma alla fine i controlli sono stati pochissimi.

La giornata inizia con il messaggio sulle pagine Facebook di Anm: “ Ricordiamo che da oggi, 6 Dicembre, a bordo dei mezzi di trasporto pubblico è obbligatorio essere in possesso di Green pass. Nelle stazioni e a bordo dei mezzi di superficie sono previsti controlli a campione. Resta obbligatoria anche la mascherina da indossare correttamente, a copertura integrale di naso e bocca”. Ma l’obbligo sembra rimanere non controllato.

Come riportato dall’Ansa, nella stazione di piazza Fuga della Funicolare Centrale e nella stazione Cimarosa della Funicolare di Chiaia i cittadini sono entrati liberamente senza che nessuno abbia verificato il possesso della certificazione verde. Lo stesso è successo nella stazione Vanvitelli della linea 1 della metropolitana.

Il personale di stazione e i conducenti dei bus hanno riferito all’Ansa di non aver avuto “alcuna indicazione dall’azienda. Da quello che leggiamo sui giornali e vediamo in tv controllare non è nostro compito e infatti non abbiamo gli strumenti per farlo”. Dunque già dal primo giorno a Napoli c’è caos e incertezza sulla faccenda.

“Sono settimane che ci bombardano sulle regole in vigore da oggi – dice Carlo, utente di un bus – e nessuno, lungo tutto il percorso, almeno fino a che io sono sceso, ha chiesto a chi è salito se avesse il Green Pass. Mi rendo conto che controllare i mezzi pubblici sia difficile ma allora non mettessero regole che non si è in grado di far rispettare”.

La situazione non è troppo diversa nelle zone periferiche. Non c’erano particolari controlli nemmeno nelle stazioni della Vesuviana. A Torre del Greco (Napoli), la città di provincia per numero di abitanti più grande tra quelle servite dalla Circumvesuviana, non si registra alcun tipo di disposizione relativa al controllo del pass anti-Covid. “Non ci è stata data alcuna comunicazione al riguardo – spiega un addetto presente nel punto vendita dei biglietti – ne sappiamo se più tardi le guardie giurate presenti per garantire la sicurezza dei passeggeri (a quest’ora assenti) saranno tenuti a predisporre apposite verifiche”.

Nemmeno alla stazione della Circumvesuviana di Castellammare di Stabia sembrano esserci particolari controlli. Gli utenti che giungono alla fermata con i treni e quelli che attraversano i tornelli per dirigersi verso i binari, non vengono sottoposti ad alcuna verifica ne dall’unico addetto presente al momento presso la biglietteria ne da personale extra, per ora del tutto assente. ”Green pass obbligatorio? Nemmeno me lo ricordavo – ammette un viaggiatore sceso attorno alle 9 con un treno in ritardo proveniente da Napoli – Neanche a bordo mi è stato chiesto nulla. Personalmente sono vaccinato con doppia dose e a fine dicembre conto di sottopormi anche alla terza somministrazione. Quindi eventuali rafforzamenti nelle misure mi trovano del tutto favorevole, specie sui treni dove in diversi ‘dimenticano’ anche che è obbligatorio indossare la mascherina”.

La situazione è invece stata quella che gli utenti si aspettavano all’ingresso della linea 2 della Metropolitana di Napoli, e della Circumvesuviana. Le verifiche sono scattate ai tornelli della stazione di Piazza Garibaldi, sulle linee della Circumvesuviana, dove l’ingresso è stato rallentato dai controlli. Come riportato dall’Ansa, lunghe code si sono registrate ai tornelli della linea 1 della Metropolitana, gestita dalla Azienda napoletana mobilità dove al momento per l’accesso non è stato ancora richiesto agli utenti di mostrare oltre al biglietto anche il green pass.

Controlli sono partiti invece da parte degli agenti della Polizia di Stato in piazzetta Augusteo a Napoli per verificare il possesso del Green pass a chi si appresta ad accedere alla Funicolare Centrale per salire nei quartieri collinari. Gli agenti, come previsto dalle disposizioni, effettuano controlli a campione. All’esterno tuttavia non si registrano code. Un disagio che deve essere durato poche ore perchè alle 13.30 già non c’era più nessuno a controllare.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.