Cadono bombe sull’Ucraina: Kiev si è svegliata con le sirene anti-aero e le esplosioni, le forze militari della Russia avanzano lungo tre direttrici – dalla Bielorussia, dalla Crimea e dall’Est del Paese -, i combattimenti anche negli aeroporti della capitale mentre la gente, bloccata in code lunghissime di auto, prova a lasciare la capitale. E bombe cadono anche nei pressi di una scuola italiana. La notizia è stata riportata dall’Ansa.

È successo a Zhytomyr, a 150 chilometri a ovest di Kiev. “Stamattina abbiamo sentito i bombardamenti alla periferia di Zhytomyr, a circa 40 km da qui, dove c’è la base aerea di Ozerne. I bambini sono rimasti a casa, a scuola ora siamo solo in sei tra docenti e personale. Siamo nel rifugio e cerchiamo di capire cosa fare”, ha raccontato all’agenzia Nataliya Nagalesvska, insegnante della scuola italo-ucraina Vsevit.

L’operazione militare anticipata nella notte da Vladimir Putin è scattata pochi minuti dopo l’annuncio e secondo i media internazionali si era concentrata su obiettivi militari, infrastrutture strategiche. Ma è caratterizzato da caos e confusione il flusso di notizie che sta allarmando il mondo in queste ore. Si moltiplicano infatti le segnalazioni di scontri e bombardamenti fanno salire il conto ancora indefinito di morti – presumibilmente già centinaia – e feriti. Mosca ha fatto sapere di avere distrutto 74 obiettivi militari, comprese 11 piste d’atterraggio. Secondo la presidenza ucraina, “più di 40 soldati ucraini e circa 10 civili sono stati uccisi”. Quattro persone sarebbero morte e dieci ferite in un bombardamento che ha colpito un ospedale nella Regione di Donetsk.

L’esercito ucraino avrebbe abbattuto invece cinque aerei e un elicottero russi e “ucciso 50 occupanti”. Forti esplosioni sono state avvertite a Odessa, Kharvik, Mariupol, Leopoli, Dnipro e a Kiev. I combattimenti sono arrivati a trenta chilometri dalla capitale dopo che le forze militari russe sono riuscite a sfondare le difese ucraine. Secondo il capo di stato maggiore ucraino, “almeno 4 missili” balistici sarebbero stati lanciati dalla Bielorussia. L’Occidente ha anticipato un’altra tranche di “severe sanzioni” che seguono quelle imposte per il riconoscimento delle auto-proclamate Repubbliche ribelli filo-russe del Donbass.

La scuola privata italo-ucraina è gestita dai salesiani. È frequentata da circa 200 ragazzi tra i 6 e i 17 anni e include anche un oratorio. L’insegnante della scuola italo-ucraina ha aggiunto che “la nostra provincia confina con la Bielorussia, girano voci che qualche carro armato sia entrato da lì”. Il professore di italiano ha raccontato che “il nostro insegnante di educazione fisica è militare e adesso è partito per andare in guerra”. I docenti hanno descritto le persone come disorientate: “La paura è arrivata all’improvviso: i russi vogliono avvicinarsi a Kiev e circondarla. Adesso piano piano ci calmiamo e cerchiamo di capire cosa fare“. Solo una delle tante storie del dramma di un Paese in guerra da sole poche ore.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.