Le visite dei leader occidentali di questi giorni hanno avuto un forte valore simbolico, a pochi giorni dal 24 febbraio, quando sarà trascorso un anno esatto dall’inizio della guerra. Ma uno strano caso è emerso a poche ore dalla visita del presidente americano. Secondo quanto riportato dalla Cnn, la Russia avrebbe effettuato un test di un missile balistico intercontinentale Sarmat, soprannominato Satana II, che sembra essere fallito lunedì, nel momento in cui il presidente Joe Biden stava per arrivare in Ucraina, secondo due funzionari Usa vicini al dossier.

La Russia avrebbe notificato in anticipo agli Stati Uniti il lancio attraverso le linee di deconfliction. Un altro funzionario ha affermato che il test non ha rappresentato un rischio per gli Usa e che non è considerato un’escalation. Il presidente Putin non ha fatto alcun riferimento al lancio nel discorso di ieri. Il Sarmat trasporta testate nucleari. La tempistica del test – scrive la Cnn – suggerisce che gli Stati Uniti e la Russia stavano comunicando attraverso diversi canali all’inizio della settimana per scopi di deconfliction. I funzionari statunitensi hanno notificato ai russi domenica sera, ore prima della visita di Biden a Kiev, che il presidente si sarebbe recato nella capitale ucraina, come ha riferito lunedì il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan.

Il missile Sarmat è già stato testato con successo in passato: secondo i funzionari statunitensi se il test di lunedì fosse andato a buon fine, il Presidente russo Vladimir Putin lo avrebbe sottolineato nel suo discorso sullo Stato della Nazione di ieri. Invece, Putin non ha fatto alcun riferimento al lancio. La Cnn aveva inizialmente riferito che il test era avvenuto mentre Biden si trovava in Ucraina, sulla base delle informazioni fornite da alcune fonti, ma successivamente uno dei funzionari ha dichiarato che il test è avvenuto poco prima che Biden si trovasse nel Paese. E una seconda fonte ha specificato che il test era stato effettuato lunedì, senza fornire una tempistica più precisa.

Intanto le commissioni della Duma per gli affari esteri e la difesa hanno raccomandato l’approvazione di una legge che sospende l’adesione della Russia al Trattato di riduzione delle armi strategiche, il Trattato New Start. Lo hanno annunciato i presidenti, Leonid Slutsky e Andrei Kartapolov, citati da Ria Novosti. L’iniziativa è stata presentata alla Camera bassa dell’Assemblea federale dal Presidente Vladimir Putin. Il documento sarà esaminato oggi dal Consiglio della Federazione. Nel suo discorso di ieri Putin ha annunciato la sospensione della partecipazione di Mosca al Trattato sottolineando che la Russia non si ritira dall’accordo.

Nelle ultime ore è scattato di nuovo l’allarme aereo in Ucraina, con le sirene che riecheggiano anche a Kiev. Dai siti di monitoraggio emerge che l’allerta riguarda tutte le regioni del Paese, secondo alcune indicazioni l’allarme è scattato in seguito al sospetto lancio di missili e droni.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.