In un comunicato i ribelli yemeniti Houthi hanno annunciato di aver lanciato ieri un razzo contro una nave da guerra americana, la Lewis B. Puller, mentre navigava attraverso il Golfo di Aden.

“Le forze armate yemenite continuano ad attuare la decisione di impedire la navigazione israeliana o la navigazione verso i porti occupati della Palestina nel Mar Rosso e nel Mar Arabo fino a quando l’aggressione non cesserà e l’assedio al popolo palestinese nella Striscia di Gaza non sarà revocato”, si legge nella dichiarazione. Nessun commento è arrivato dalla marina o dal comando centrale americano che possa confermare l’attacco e se esso abbia causato vittime o danni.

Crosetto: “Il mondo è cambiato l’Italia si prepari”

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto osserva che gli attacchi alle navi nel Mar Rosso non sono solo un’offensiva militare, ma un nuovo capitolo “di guerra ibrida”. La decisione degli Houthi di non colpire le navi cinesi e russe di fatto “altera le regole del commercio mondiale”.

E quindi la missione europea è ancora più urgente “per gli interessi italiani”. Il ministro spiega che “l’Italia mandera’ una nave nel Mar Rosso, che si aggiunge a quelle già presenti in zona per le altre missioni. Per andare piu’ rapidi abbiamo trovato un accordo con Francia e Germania. Poi, pero’, per dei puri dettagli, si perdono settimane e ora non ce lo possiamo permettere”. Ha influito il fatto che la Spagna abbia frenato su un intervento europeo: “Quella del governo spagnolo e’ una diffidenza ideologica. (Il presidente del governo spagnolo Pedro) Sanchez ha fatto prevalere l’interesse dei suoi accordi politici su quelli della sicurezza internazionale”.

Crosetto si sofferma poi sull’aspetto più preoccupante di questa crisi: “C’e’ una guerra commerciale in atto che vuole alterare le regole globali. Le navi russe e cinesi non vengono attaccate e la cosa viene annunciata apertamente. Questo crea un disallineamento commerciale, perchè le loro merci hanno costi di trasporto e di assicurazioni inferiori, cosa che si riflette sui prezzi. E’ una guerra che si innesca su un’altra guerra”.

Prezzi volatili su timori escalation in Medioriente 

Prezzi del petrolio in salita dopo che l’attacco di un drone contro le forze statunitensi in Giordania ha intensificato le preoccupazioni per l’interruzione delle forniture in Medio Oriente, mentre i ribelli Houthi stanno proseguendo gli attacchi alle navi nel Mar Rosso, colpendo una nave cisterna di Trafigura.

I futures del Brent cedono lo 0,62% a 81,92 dollari al barile mentre quelli sul WTI lasciano sul terreno lo 0,94% a 76,63 dollari al barile.L’attacco alle truppe statunitensi con un drone in Giordania ha soll evato la preoccupazione di un conflitto piu’ ampio nel Medio Oriente ricco di petrolio.

Redazione

Autore