Il Covid fa le formazioni ma i piani della Serie A, almeno per il momento, non cambiano. Nella 20esima giornata, che si giocherà il giorno della befana, nessuna partita verrà posticipata e le squadre scenderanno in campo regolarmente giovedì. Tutte tranne la Salernitana, che è stata bloccata dall’Asl locale dopo gli ultimi casi emersi.

Delle 20 squadre la Lazio è, finora, l’unica a non aver casi. Le altre devono tutte fare i conti con giocatori e membri dello staff colpiti dal coronavirus. La Lega non cambia idea, il rischio di non giocare alcune partite, tra cui Juve-Napoli, è concreto come di falsare il campionato, sotto scacco delle Ats locali.

Non solo i giocatori sono stati contagiati. Il Covid non ha risparmiato nemmeno il tecnico Luciano Spalletti che ha visto la rosa del suo Napoli decimata per la trasferta contro la Juve. Sei i giocatori con il virus: Mario Rui, Malcuit, Osimhen, Lozano, Elmas e Boffelli della Primavera. I bianconeri stanno poco meglio: fuori Chiellini, Arthur, De Winter e Pinsoglio. La partita potrebbe essere a rischio. L’Ats di Torino ha fatto sapere che “non c’è nessun focus sulla gara”, quella di Napoli deve esprimersi e potrebbe decidere di bloccare la trasferta, come già successe nel campionato scorso.

Ma la situazione più complicata la sta vivendo la Salernitana che vede tra i suoi giocatori in rosa 9 positivi più due membri dello staff. L’Asl locale è intervenuta, ha bloccato il club atteso dalla partita in casa contro il Venezia. Di fatto tutto il gruppo è in quarantena, un totale di 25 persone. Sarebbe la seconda gara, dopo quella con l’Udinese, che la Salernitana salta a causa del blocco della Asl di competenza. Ha chiesto il rinvio alla Lega Calcio, se non lo concederà si procederà con lo 0-3 a tavolino. Il club potrà fare poi ricorso al giudice sportivo e, se avrà ragione come accadde al Napoli contro la Juventus, la partita sarà rigiocata in altra data.

Se la Lega assecondasse la richiesta significherebbe creare un precedente e sconvolgere un calendario già estremamente compresso, senza finestre per i recuperi. È lo stesso principio che ha portato a confermare la finale di Supercoppa italiana il 12 gennaio, nonostante Inter e Juventus fossero d’accordo a posticipare. Anche il Verona vive una situazione al limite con un focolaio di 8 giocatori positivi più due membri dello staff, così come l’Udinese, colpita da 9 casi (7 calciatori e 2 membri dello staff): in bilico la trasferta a Firenze. Finora l’aveva scampata il Milan, ma i rossoneri hanno registrato la positività del portiere Tatarusanu e poi successivamente, anche quella di un altro giocatore. Anche l’ex Gigio Donnarumma ha contratto il virus, come i compagni del Psg Messi e Pereira.

Il Torino ha annullato l’allenamento, mercoledì mattina è previsto un altro giro di tamponi: 5 i positivi più due dello staff, l’Atalanta, avversario di giovedì, ne ha due. L’elenco è in aggiornamento e destinato a crescere, molte gare sono da considerarsi in bilico, impossibile prevedere le decisioni delle varie Ats. Giochi chi può è l’ordine di scuderia. L’unica buona notizia è che non si registrano casi gravi: in serie A oltre il 98% dei calciatori è vaccinato.

Redazione

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