La teoria del complotto
Il complotto di George Floyd, la ‘false flag’ del poliziotto-attore dietro la morte del 46enne di Minneapolis

Alessandro Meluzzi, uno degli opinionisti di riferimento della destra sovranista targata Salvini-Meloni, con i suoi interventi riportati costantemente dagli account social di Lega e Fratelli d’Italia, ha condiviso una clamorosa bufala sulla morte di George Floyd, l’afroamericano 46enne morto lo scorso 25 maggio per mano di Derek Chauvin, il poliziotto che per oltre otto minuti si è inginocchiato sul suo collo impedendogli di respirare.
Meluzzi, già parlamentare, che su Twitter ricorda di essere psichiatra e “Primate della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala Antico-Orientale”, ha condiviso infatti la bislacca teoria che vede nella morte di Floyd una “false flag”, con il falso decesso dell’afroamericano inscenato per generare un complotto contro il presidente Donald Trump e “creare uno stato di emergenza negli Stati Uniti”.
— Alessandro Meluzzi☦️🇮🇹 (@a_meluzzi) June 11, 2020
Il vero nome del “pseudopoliziotto”, secondo i complottisti, sarebbe “Ben Bailey”, con l’uomo inquadrato dal video che sarebbequindi un attore. Una teoria smontata dal sito americano Boomlive, che riporta tutti i fascicoli personali dei poliziotti coinvolti nella morte di Floyd, da Chauvin ai colleghi J. Alexander Kueng, Thomas Lane e Tou Thao. Non solo. Il New York Times ha anche pubblicato gli audio delle chiamate ai soccorritori nell’immediatezza dell’accaduto, mentre online sono presenti anche articoli su precedenti problemi con l’uso eccessivo della forza da parte di Chauvin e Thao.
© Riproduzione riservata