“Esponenti della politica e alti funzionari dello Stato in queste ore hanno espresso frasi gravemente denigratorie nei confronti dei magistrati che Corte d’assise che hanno condannato il gioielliere Mario Roggero”, afferma Ernesto Carbone, componente laico del Consiglio superiore della magistratura ed ex parlamentare di Italia Viva.
“Ho richiesto oggi (ieri per chi legge, ndr) l’apertura di una pratica a tutela di Alberto Giannone ed Elio Sparacino, presidente e componente della Corte d’assise di Asti, nonché del procuratore Biagio Mazzeo e del pm Davigo Greco, essendo assolutamente necessario affrontare il tema dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura e del suo prestigio che, in quanto potere dello Stato, deve godere”, aggiunge Carbone.

La Corte d’assise di Asti, a termine di un dibattimento molto combattuto, ha stabilito questa settimana che non è stata legittima difesa, ma duplice omicidio volontario e tentato omicidio quello di Roggero, il gioielliere di Grinzane Cavour in provincia di Cuneo, che nell’aprile 2021 sparò e uccise due rapinatori e ne ferì un terzo. I colpi partirono da un’arma detenuta irregolarmente e quando i tre ladri erano ormai fuori dal negozio e stavano risalendo in auto.
La Corte d’assise di Asti lo ha condannato a 17 anni, tre in più dei 14 chiesti dalla Procura. “È una follia, viva la delinquenza, viva la criminalità. Bel segnale per l’Italia”, era stato il commento sarcastico di Roggero alla lettura della sentenza. La difesa del gioielliere aveva puntato sulla sua paura di morire e sul timore che i rapinatori avessero sequestrato sua moglie. Per l’accusa invece Roggero non poteva credere di essere davvero in pericolo: i ladri infatti erano già in fuga e la moglie era in negozio, poco lontano da lui. Soddisfazione è stata espressa dai familiari dei rapinatori uccisi, Giuseppe Mazzarino e Andrea Spinelli, ai quali Roggero dovrà pagare 480mila euro di provvisionale, immediatamente esecutiva.

La condanna di Roggero aveva suscitato la durissima reazione di Matteo Salvini: “Piena solidarietà a un uomo di 68 anni che, dopo una vita di impegno e di sacrifici, ha difeso la propria vita e il proprio lavoro. A meritare il carcere dovrebbero essere altri, veri delinquenti, non persone come Mario”.
‘’Esprimo vicinanza a Roggero e alla sua famiglia. Inconcepibile la sentenza che condanna questo onesto lavoratore a 17 anni di carcere per aver difeso sé stesso e la moglie da alcuni rapinatori entrati nel suo negozio armati”, aveva rincarato la dose il senatore Giorgio Bergesio, segretario provinciale della Lega a Cuneo. Che ha aggiunto: “La riforma della legittima difesa, voluta da Salvini, va proprio in questa direzione perché lo Stato deve tutelare le vittime e non i criminali’’.
Roggero da parte su ha iniziato a raccogliere fondi online per il risarcimento. “Non abbiamo più soldi, c’è una solidarietà inimmaginabile: io non ho capito chi ha volutamente messo online quel video denigratorio dal quale si deduce che io sia uscito sparando all’impazzata. Non è così. Io i tre colpi li ho esplosi in macchina”, ha precisato, ribadendo che stava cercando la moglie, convinto che fosse nelle mani dei rapinatori.